Sottrarre l’acqua al fiume e pomparla a monte per innevare una pista da sci che arriva a 707 metri di quota. Il caso dell’Alpe di Mera, la cui società (Monterosa2000) ha beneficiato di 2,5 milioni di fondi pubblici, è arrivato – dopo la denuncia de ilFattoQuotidiano.it – in Regione Piemonte. La consigliera di Unione popolare, Francesca Frediani, ha interrogato la Giunta in merito all’opportunità di investire tanto denaro per un progetto “in netto contrasto con lo stato di emergenza per siccità” che ha caratterizzato “il territorio”. Ricordando, da una parte, che il fiume Sesia è uno dei principali corsi d’acqua della regione a risentire delle conseguenze della siccità e, dall’altra, che sciare a quote così basse è diventato sostanzialmente impossibile a causa delle mutate condizioni climatiche. Proprio all’Alpe di Mera, negli ultimi 50 anni, le temperature sono aumentate, mediamente, di 2,1° centigradi (dati Legambiente).

“Abbiamo interrogato la Giunta – ha detto Frediani – rispetto a un progetto che va a servire una pista che parte da poco più di mille metri e arriva ai 700 metri di quota del paese (Scopello, ndr). Un’altitudine che risente di temperature maggiori e precipitazioni nevose più rare. Si tratta di un intervento che impatta fortemente su una delle principali risorse idriche del territorio: il fiume Sesia, da cui viene prelevata l’acqua. Una circostanza paradossale, considerando che, a causa della grave carenza di acqua, le amministrazioni locali” lo scorso inverno “hanno disposto la limitazione dei consumi idrici e molte località montane sono rifornite con autobotti“. E ancora: “Abbiamo espresso alla Giunta la nostra perplessità rispetto a stanziamenti aggiuntivi, oltre a quelli già annualmente erogati verso i gestori degli impianti sciistici, finalizzati a costruire impianti che sicuramente non potranno salvare le sorti di piste che si trovano ad altitudini che risentono enormemente del cambiamento climatico. Ci chiediamo – continua Frediani – quale sia il senso di investire fondi pubblici per mantenere un’economia che è diventata ormai insostenibile, piuttosto che investire in alternative capaci di dare un futuro alle nostre aree montane, nel rispetto dell’ambiente e nella consapevolezza della necessità di affrontare il cambiamento climatico con scelte coraggiose e capaci di cambiare direzione all’economia dei nostri territori”.

Alla consigliera di Up ha risposto l’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca, che ha sottolineato che “la derivazione d’acqua dal fiume Sesia è stata regolarmente autorizzata dalla Provincia di Vercelli a fronte di verifiche istruttorie previste dalle vigenti disposizioni che considerano la razionale utilizzazione delle risorse idriche nonché le migliori tecnologie disponibili”. Specificando, in sostanza, che il prelievo d’acqua sarà compatibile con “l’equilibrio del bilancio idrico e idrogeologico”. Non una parola, però, sull’opportunità di destinare 2,5 milioni di euro di soldi pubblici per innevare una pista da sci a una quota così bassa d’altitudine.

Mail: a.marzocchi@ilfattoquotidiano.it

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