L’esercito russo ha lanciato nella notte un vasto attacco contro Kiev, la capitale dell’Ucraina, e il suo distretto. Il capo dell’amministrazione militare della città, Mykhailo Shamanov, ha dichiarato che quanto sta subendo Kiev da sei ore è “il peggior attacco condotto dai militari russi con droni iraniani sulla capitale dell’Ucraina da quando è iniziata l’invasione su larga scala della Russia”. L’assalto, iniziato quattro ore fa, è ancora in corso, secondo quanto dichiarato da Shamanov: lo stato maggiore ucraino ha reso noto che nella notte l’esercito del Cremlino ha lanciato 75 droni sull’Ucraina, le forze di difesa aerea ne hanno abbattuti 71.

“Più di 70 Shahed sono stati lanciati contro l’’Ucraina nella notte del genocidio dell’Holodomor. Terrore consapevole. In questo momento particolare. La leadership russa è orgogliosa di poter uccidere”, ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social. “I nostri soldati hanno abbattuto la maggior parte dei droni. Purtroppo non tutti”.

Questa è la quarta incursione con droni Shahed contro Kiev in un mese, ma quella della scorsa notte è stata la più massiccia dall’inizio dell’invasione russa. Il sindaco Vitaliy Klitschko ha riportato su Telegram che tra i feriti c’è anche un bambino di undici anni, quindi ha iniziato la conta dei danni: nel quartiere Dniprovskyi i rottami di un drone hanno colpito un condominio; mentre a Solomianskyi, due donne sono intrappolate sotto le macerie e si sta lavorando per estrarle. In tutta la città i danni a diversi edifici residenziali e non sono comunque significativi, come riportato dal Kyiv Independent.

La situazione in corso è fluida e in evoluzione, con le forze ucraine impegnate nella risposta all’attacco e la comunità internazionale è in attesa di ulteriori sviluppi.

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