“Perché l’ho fatto? Sostanzialmente perché sono fuori di testa”. Bene, pure noi, quindi è un’ottima base per far entrare Lorenzo Alessandroni dell’Osimana, Eccellenza marchigiana, dalla porta principale delle Domeniche Bestiali. E dopo tre necessarie righe di autoincensazione ecco la ragione (vera) che porta qui Lorenzo Alessandroni, qui e da un sacco di altre parti per la verità: un magnifico gol in rovesciata al 94esimo della partita contro il Castelfidardo, per l’1-1 finale.

Un cross della disperazione dalla trequarti, che nove su dieci finisce spazzato da qualche energumeno con tutt’altre mansioni nella vita e che si porta in panchina giusto se occorre difendere il risultato, raccolto invece con una rovesciata incredibile che finisce nel sette opposto all’attaccante. Immagini che finiscono ovunque, a livello internazionale a partire dalla community 4-3-3: “Quand’ho visto la mail neppure ci credevo: io accanto a Cr7 fa un certo effetto”.

Sì, anche se con bomber Picci i social hanno fatto di più, mettendo la sua voce su Cr7: “Mia madre a casa però mi ci vuole… forse la mia fidanzata non più”, scherza Alessandroni. E aggiunge: “No, questa fama momentanea non mi ha reso granché popolare con le donne”. Per contro ha dato lustro alle Domeniche Bestiali e a quel calcio pane e salame che qui celebriamo ogni maledetto… giovedì. “Una cosa che mi fa piacere, c’è anche chi mi ha scritto che, vedendo il mio gol, ha sentito tornare la voglia di giocare a calcio. Non immaginavo di provocare una cosa del genere, però fa piacere: il calcio dilettantistico è lontano da Messi, Ronaldo e quel mondo dorato, si fanno tanti sacrifici per divertimento ma spesso è anche un lavoro, perciò è bello vedere tanta attenzione, e nel mio caso fa piacere anche per aver acceso un riflettore sulla mia regione”.

Regione dove Alessandroni è tornato (gestisce con la famiglia un lido a Senigallia) dopo un percorso sfortunato nel calcio “dei grandi”: “Ero nelle giovanili del Parma, che poi è fallito. Sono andato in D a Piacenza ma mi sono praticamente fracassato un ginocchio: ho fatto due mesi in sedia a rotelle e sono stato fermo un anno e mezzo. Il medico mi ha subito detto che probabilmente non avrei mai più ripreso a giocare e invece ho tenuto duro e non ho mai abbandonato i campi di gioco”. E quei gol lì non sono una novità, a suo dire: “Ma io cerco di fare almeno una rovesciata a partita, eh: diciamo che faccio almeno 35 rovesciate a campionato”. Gli si fa notare che però quello in video è l’unico gol fatto in rovesciata: “Effettivamente sì, però ci sono andato sempre molto vicino”. E qui è sulla fiducia.

“Però ho fatto gol da centrocampo, pure quello lo provo sempre”. Sstavolta ha le prove, con un video che ci manda, ma il “non lo so” che oppone quando gli viene detto che è un gol “alla Alen Boksic” ci fa ricredere sull’opportunità di proseguire l’intervista, o di catechizzare i nostri amici stopper. Ma no, Alessandroni è simpatico e quella rovesciata merita: “L’ho fatta senza pensarci troppo anche perché l’arbitro ci aveva già detto che in venti secondi avrebbe fischiato. Ora mi continuano ad arrivare messaggi, nonostante sia passata più di una settimana e abbia segnato anche domenica scorsa”. Ci ha promesso un altro gol “o di tacco o con lo scorpione”, confessandoci poi che “i rigori però non me li fanno tirare più dopo che l’ultima volta ho fatto il cucchiaio”. Insomma cucchiai, rovesciate, palombelle da centrocampo: uno così non starà molto simpatico agli avversari nel calcio dilettantistico, ma nelle Domeniche Bestiali come trovano posto gli “stopperacci” senza fronzoli sta bene anche chi tenta giocate improbabili. Anche se non ricorda i gol di Boksic.

Articolo Precedente

Danilo Cataldi minimizza il calcio dell’ultrà alla moglie: “Fu solo una contestazione minima”. Il giudice: “Se le sembra normale…”

next
Articolo Successivo

Altro che utile: il Barcellona nasconde i suoi debiti con l’illusionismo contabile

next