“C’è un intero apparato culturale che ci impone ruolo di vittime e deboli, solo noi lo rompiamo con le nostre iniziative portando nelle scuole e nella società corsi di autodifesa e supporto. Il 25 saremo in piazza per Giulia”. A San Lorenzo, a Roma, l’associazione Donne di borgata ha organizzato un sit-in per ricordare Giulia Cecchettin e le donne vittime di femminicidio e violenza. Simbolicamente, i manifestanti hanno dato fuoco ad alcuni fogli con le scritte “patriarcato” e “violenza di genere”. In decine di città italiane migliaia di persone hanno sfilato per le strade: da Vicenza a Livorno, da Milano ad Aosta e Macerata.

Articolo Precedente

Questa rivolta contro i femminicidi cambierà qualcosa? Sono pessimista

next
Articolo Successivo

Licenziata dopo il congedo matrimoniale: il giudice annulla per discriminazione di genere

next