“L’uccisione di Giulia Cecchettin? Che i perpetratori di queste efferatezze siano normalmente maschi, giovani o vecchi che siano, mi pare lampante. È per questo motivo che da tanto tempo dico, ridico e continuo a dire che se vogliamo fare un salto in avanti, in tutte le mobilitazioni, finora solo di donne, manca solo un protagonista essenziale: gli uomini. Serve il protagonismo maschile, l’assunzione di responsabilità degli uomini maschi di questo paese“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Radio Radicale da Emma Bonino, figura storica del femminismo italiano ed esponente di +Europa, che invita gli uomini a organizzare una grande manifestazione pubblica contro le violenze di genere.
“In questi giorni – continua la storica leader dei Radicali – si è aperto uno spiraglio grazie a molti intellettuali, che hanno combattuto contro il solito stereotipo del “se l’è cercata”, “la gonna era troppo corta”, “era ubriaca”, “lui era depresso, confuso e frustrato”, eccetera eccetera. E quindi in base a questo stereotipo le vittime passano per responsabili”.

Bonino invita a una presa di coscienza maschile come prima tappa di un lungo percorso, mostrando scetticismo sul varo di nuovi atti legislativi: “Ne siamo già pieni, da quelli sul femminicidio ad altri sullo stalking. Non si vede neppure la necessità di altre vaghezze, come l’educazione all’affettività nelle scuole. Sinceramente non so bene cosa voglia dire, ma qualcuno prima o poi ce lo spiegherà. Da sempre io penso che questo non sia un problema di donne, ma un problema sociale e culturale in cui c’è una importante parte di protagonismo: gli uomini maschi”.

E conclude: “Quella di una manifestazione pubblica di uomini per molti potrebbe essere un’idea bizzarra. Per me invece è del tutto normale. Ma in ogni caso è ora che siano un po’ di uomini ad assumersi in modo chiaro la responsabilità. Certo, non è che si risolva tutto con una manifestazione al maschile. Ma da qualche parte bisognerà pur cominciare”.

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