C’è anche l’imbarazzo dei mastelliani tra le pieghe della concorsopoli della Provincia di Benevento, dove sindaci e assessori si sono aggiudicati cinque dei 12 posti a tempo indeterminato messi a gara dall’amministrazione. Se ne fa interprete Gino Abbate, consigliere regionale di Noi di centro, il partito fondato e guidato dal sindaco del capoluogo Clemente Mastella, di cui fanno parte diversi neo-dipendenti della Provincia (presieduta da un altro mastelliano, Nino Lombardi). A gennaio, dopo l’assunzione dell’assessora all’Urbanistica di Benevento Molly Chiusolo (la prima dell’elenco di politici vincitori) Abbate chiese le sue dimissioni dalla giunta. E non ha cambiato idea: “Ho posto e continuo a porre una questione morale rispetto a una situazione imbarazzante. Dovrebbe essere la norma evitare certe contaminazioni, e mi riferisco non soltanto al caso di Chiusolo, ma a tutti gli amministratori che hanno trovato possibilità occupazionali all’interno dell’ente Provincia. Per carità, sono tutti bravissimi, ma chi esercita un ruolo politico sul territorio dovrebbe evitare che il cittadino si ponga certe domande”, dice il consigliere al fatto.it. Una posizione, ammette, che “mi ha creato problemi in Noi di Centro”.

Abbate non fu l’unico a sollevare il caso Chiusolo. Ci furono proteste nel centrodestra e ci fu un’intervista a Gabriele Corona, leader di “Altra Benevento”, l’associazione che ha preparato un dossier con tutti i dettagli della concorsopoli sannita. Corona sottolineò come Chiusolo fosse stata subito inserita nel “Settore servizi di staff e supporto”, che collabora con la segretaria generale e il presidente della Provincia. Dunque, da assessore all’Urbanistica di Benevento, sarebbe andata a lavorare nel cuore del centro decisionale di un ente che controlla gli atti del Comune in materia urbanistica e può esercitare poteri sostitutivi in caso di inadempienze. L’assessora reagì annunciando querele, ma “Altra Benevento” non si è fermata. D’altra parte la polemica contro Chiusolo era iniziata già prima della Concorsopoli, al momento della nomina in giunta e del conferimento della delega. Suo padre infatti “è l’avvocato Mario Chiusolo, storico legale del comune di Benevento in alcuni dei contenziosi urbanistici più delicati”, ricorda Corona. Tutte questioni che oggi ricadono nelle competenze amministrative della figlia. Che da qualche mese lavora pure alla Provincia, il palazzo che ha l’ultima parola sulle materie urbanistiche.

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