Filippo Turetta è indagato per tentato omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin. A sei giorni dalla scomparsa da Vigonovo dei due giovani, la procura di Venezia ha scelto di iscrivere formalmente il 22enne per consentire alcune attività tecniche irripetibili. Sono infatti state disposte alcune perquisizioni. Alcuni investigatori si sono presentati venerdì mattina nella casa dello studente universitario a Torreglia, in provincia di Padova. Turetta è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati poiché una telecamera dell’azienda Christian Dior, lungo la strada di Fossò, ha ripreso in un video una scena in cui il giovane aggredisce Cecchettin.

Proseguono intanto le ricerche, concentrate in alcuni corsi d’acqua e invasi alla ricerca della ragazza, mentre in Alto Adige sono riprese le battute lungo i sentieri delle Dolomiti di Sesto con il sospetto che lì possa trovarsi la Fiat Grande Punto nera a bordo della quale si trovavano i due sabato sera, il giorno in cui sono spariti. Il Soccorso Alpino e un elicottero della Guardia di finanza erano entrati in azione già giovedì pomeriggio, ma la perlustrazione non aveva dato esito positivo.

È intanto emerso che sarebbero stati repertati anche dei capelli sul tratto di asfalto, nella zona industriale di Fossò, dove domenica mattina sono state trovate alcune presunte macchie di sangue, nelle prime ricerche di Cecchettin e Turetta. Materiale biologico che è stato inviato per le analisi di laboratorio ai Ris dei carabinieri, per confrontarne il dna con quello dei due ex fidanzati. Poi ci sono i brandelli di tessuto di abiti femminili, ritrovati sull’argine del fiume Muson, nel tratto di Santa Maria di Sala, provincia di Venezia.

L’area industriale di Fossò si trova a circa 6 chilometri di distanza dal parcheggio di Vigonovo, davanti alla casa di Cecchettin, dove i due ragazzi era stati visti litigare in macchina. In quel punto ci sono le telecamere perimetrali di uno stabilimento, che potrebbero avere ripreso immagini utili per l’indagine. Quella stessa notte, intorno alle 23.30, una cella telefonica aveva agganciato il telefonino di Turetta, mentre si muoveva in una delle parallele vicine.

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