“Il sogno di chiunque. I migliori otto dell’anno, a Torino. Era il mio obiettivo di inizio stagione, l’ho centrato in anticipo”. Jannik Sinner – il numero 4 del mondo nella classifica ATP a 22 anni – è pronto per le ATP Finals di Torino. Il Palasport Olimpico, anche noto come PalaAlpitour, ospiterà da questa domenica al 19 novembre il maggiore appuntamento dell’anno con il tennis professionistico in cui si sfidano i migliori otto tennisti delle annuali classifiche ATP di singolare e di doppio.

“Sono contento: è la conferma di un lavoro che funziona e di una stagione stabilmente ad alto livello. Bisogna anche considerare con quanti tornei ci si qualifica per le Finals, con quali risultati” racconta Sinner in un’intervista al Corriere della sera. Il 22enne è reduce dal trionfo nell’Atp 500 di Vienna con tanto di successo in finale contro Daniil Medvedev: un risultato che fa ben sperare in vista di questa terza edizione piemontese del torneo dei maestri. Sarà proprio Sinner, in campo contro Tsitsipas, ad aprire la manifestazione, in un match già fondamentale per il passaggio del round robin, considerando che nello stesso gruppo è presente anche Djokovic, a caccia del settimo successo alle Finals: un’impresa mai riuscita a nessuno.

La partita con il serbo sarà per Sinner una partita diversa, perché “ti ritrovi davanti uno che ha vinto 24 Slam, tre su quattro solo quest’anno. A livello di risultati, il migliore che questo sport abbia mai avuto. Queste sono le partite importanti per la crescita, quelle per cui dico: vinco o imparo. Djokovic mi dirà dove sono”. Il tennista 22enne è attualmente il numero 4 della classifica ATP. A pari merito con Panatta, è l’italiano più titolato di sempre in singolare, con 10 titoli ATP vinti su tredici finali disputate, tra cui un Master 1000 e tre ATP 500. “Adoro giocare sotto pressione. È davvero un privilegio, perché non è da tutti: è bello far parte del piccolo gruppo di giocatori che deve gestirla – racconta Sinner -. Giocare a tennis è una cosa di cui sentirsi onorati. Mi rende felice ma è giusto avere dubbi. Dopo l’allenamento mi chiedo: ho fatto abbastanza? A me questa sfida di amministrarmi da solo, decidere per me, esalta. Quando sono stanco chiedo aiuto all’adrenalina, quando sono indietro nel punteggio c’è il tifo che mi spinge. Cerco la forza dove posso trovarla. Una specie di caccia al tesoro”.

Al PalaAlpitour di Torino è tutto pronto per la 54esima edizione delle ATP Finals. “Ci tengo a far bene alle Finals – conclude Jannik Sinner -. Numero uno del mondo? Boh, vedremo. Magari n.4 è il mio limite. Desidero scoprirlo.».

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