Massimiliano Catini, delegato del sindaco di Fiumicino Mario Baccini al demanio marittimo, legato politicamente a la Destra di Francesco Storace ha insultato e minacciato la presidente della Commissione Trasparenza Paola Meloni, del Pd, “colpevole” di aver chiesto quali fossero le iniziative concrete della giunta per limitare l’erosione della costa a Fregene. Lo scontro ha avuto luogo su Facebook, dove il delegato aveva condiviso alcune foto di Fregene, dove forti mareggiate hanno distrutto le cabine di alcune strutture balneari e messo a dura prova la costa fino ad Ostia. “Sopralluogo a Fregene. Abbiamo messo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione, purtroppo la forza della natura è devastante.”, è quanto aveva scritto Catini, dichiarazione che ha spinto Paola Meloni, dell’opposizione, a chiedere nei commenti quali fossero, nello specifico, gli strumenti messi in campo.

La domanda ha però dato inizio a una vera e propria lite, ancora visibile sulla pagina di Catini, in cui i toni sono rapidamente esplosi. “Tacete” e “A cuccia!”, sono infatti state alcune delle risposte del delegato, che non ha voluto dare spiegazioni concrete sulla questione. È intervenuto poi l’assessore Giovanna Onorati, che ha cercato, senza riuscirci, di abbassare i toni della polemica. I post di solidarietà a Meloni non si sono fatti attendere. Tra gli altri è intervenuta in particolare Eleonora Mattia, consigliera regionale del Pd, che espresso la propria solidarietà “come donna e collega” e ha parlato di “destra fascista e sessista”.

Il tema della discordia, nello specifico, riguarda l’avvio dei lavori per completare la barriera protettiva della costa di Fregene. La ripresa dei lavori di realizzazione della barriera è infatti attesa dal 28 giugno scorso, quando erano stati interrotti. A quanto si è appreso, il cantiere è stato autorizzato a ripartire e gli interventi dovrebbero riprendere per metà mese, condizioni meteo marine permettendo. La barriera non sarà più messa ad un metro sotto il livello del mare ma a 20 centimetri dal pelo d’acqua. Il cantiere sarebbe dovuto partire però già a metà settembre, come riporta Repubblica, ma la giunta di centrodestra guidata da Mario Baccini non ha ancora dato il via ai lavori.

Purtroppo i danni subiti dal litorale da Ostia a Fregene nel frattempo sono evidenti: solo nell’ultima settimana due mareggiate hanno colpito la zona, con ingenti conseguenze ambientali ed economiche. Renato Papagni, Feder Balneari Italia, all’Adnkronos fatto una valutazione dei danni: “Su Ostia siamo a 250 milioni, includendo tutto, ma il problema non è tanto rimediare quanto intervenire immediatamente nell’arginare future mareggiate e problemi”. Sul tema nei giorni scorsi si era espresso anche Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Lazio e di Federbalneari Italia: “Serve subito un piano straordinario di contrasto all’erosione, che riveda modalità e tempi di attuazione e così pure la pianificazione degli stessi interventi.”.

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