“La stanchezza per la guerra in Ucraina? Non ho detto nulla di nuovo, io sono consapevole che le opinioni pubbliche, anche la nostra, soffrono per le conseguenze del conflitto. È un tema che ho segnalato a 360 gradi”. Così la premier Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla telefonata con i comici russi e sulle sue posizioni in merito al conflitto ucraino confidate durante la telefonata. “Prima del consiglio europeo ho detto che sarebbe stato un errore enorme se l’Europa avesse deciso di rivedere il bilancio pluriennale unicamente per affrontare il tema delle risorse all’Ucraina – ha ricordato Meloni – e ho detto che se noi immaginassimo risorse solo per l’Ucraina e non per aiutare le opinioni pubbliche, a partire dalla nostra, che pagano le conseguenze del conflitto, non aiuteremmo l’Ucraina”. “Non sono un alieno per non capire che tra inflazione, prezzi delle materie prime…non ci siano conseguenze”, ha aggiunto la premier.

Meloni ha però specificato che questo “non toglie che io mi sia assunta la responsabilità di una posizione che è chiarissima”. La stanchezza, ha spiegato “non vuol dire non credere nella vittoria dell’Ucraina, noi ci abbiamo creduto dall’inizio”, ma “se questo non dovesse avvenire bisogna mettere l’Ucraina nella posizione di competere, di avere un equilibrio nel conflitto, che è anche l’unica condizione per una eventuale soluzione negoziale”.

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