La prima edizione del Salone dell’Auto e Moto d’Epoca che si è tenuta alla Fiera di Bologna ha subito cnvinto pubblico e addetti ai lavori. I numeri parlano da soli: 13 padiglioni occupati per un totale di 235.000 metri quadrati, 14 case automobilistiche presenti, oltre 7.000 veicoli d’epoca e il pubblico delle grandi occasioni. Dopo 39 anni a Padova, il trasferimento a Bologna in piena Motor Valley, ha dimostrato di essere una mossa azzeccata, specialmente perché i grandi spazi hanno permesso l’esposizione di un numero maggiore di veicoli storici.

Passeggiando tra i padiglioni sembrava di muoversi con una “macchina del tempo” tra gli esemplari che hanno fatto la storia delle due e quattro ruote. Esposta la creazione del francese Amédée Bollée Père del 1878 dove accanto al pilota si posizionava un fuochista, necessario per alimentare la caldaia e creare il giusto vapore di spinta. Poi le Tarf I e II, ideate dall’ingegnere-pilota Piero Taruffi o le auto di stelle dello spettacolo come Clint Eastwood a Greta Garbo.

Il Museo dell’Auto di Torino ha portato in Fiera la Ferrari 312 T5 del 1981 del indimenticabile Gilles Villeneuve, la Lambda Weymann del 1929, appartenuta a Vincenzo Lancia e la Itala 35-45hp (del 1909) “Palombella” della Regina Margherita di Savoia. Nel padiglione dell’Asi si è potuto ammirare l’Alfa Romeo Giulietta del 1956 appartenuta a Enrico Mattei, mentre nello stand di Aci Storico lo spazio era riservato per 12 vetture che si sono distinte sul percorso delle Madonie nella competizione ideata da Vincenzo Florio. Dai musei Lamborghini e Ferrari: la Miura Sv una volta di Ferruccio Lamborghini e la Ferrari F40, il modello voluto da Enzo Ferrari per festeggiare i 40 anni della Casa.

Una delle principali sorprese per l’organizzazione è stata la presenza di molti giovani, a dimostrazione che la passione per le auto e moto storiche non è limitata alle generazioni più “vintage”.

Per Mario Carlo Baccaglini, organizzatore di Auto e Moto d’Epoca: “Il passaggio a Bologna è stato coronato da un sorprendente successo di espositori e pubblico. La cultura e il mercato delle auto e moto storiche coinvolgono una vasta comunità di appassionati, italiani e stranieri. Grazie a un lavoro immenso e coordinato, è stato possibile portare ad Auto e Moto d’Epoca esemplari di qualità, unici nel loro genere, capaci di soddisfare i gusti e la passione di professionisti e giovani collezionisti. L’importante presenza delle nuove generazioni e degli stranieri ci porta a riconoscere Auto e Moto d’Epoca quale crocevia tra l’Europa e la Motor Valley, e ci posiziona come la fiera più significativa del panorama europeo”.

Domenica sera, una volta calato il sipario sull’edizione numero 40 della manifestazione, gli organizzatori si sono messi già al lavoro per quella dell’anno prossimo, che andrà in scena dal 24 al 27 ottobre 2024 sempre a BolognaFiere. Con spazi raddoppiati e una presenza globale, questo evento è destinato a rimanere una tappa fondamentale nel calendario degli appassionati di auto e moto d’epoca in tutto il mondo.

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