Resterà chiusa per alcuni anni piazza di Porta Ravegnana, la piazza sotto le Due Torri di Bologna, in pratica fino alla conclusione del restauro della Garisenda. La zona era stata transennata lunedì 23 ottobre per consentire nuovi e approfonditi controlli sulle fondamenta della torre “malata”, dopo che i sensori di monitoraggio avevano segnalato oscillazioni anomale che rischiano di provocare il crollo della struttura. L’area recintata verrà inoltre allargata, in vista della prima ipotesi di futuro cantiere, mentre intorno alla torre verrà montata una struttura metallica provvisoria.

Ad annunciarlo, il 27 ottobre, è la stessa amministrazione comunale di Bologna, che si avvia a predisporre un piano mobilità ad hoc. La zona interessata dal cantiere era stata infatti chiusa al traffico, sia pubblico sia privato, con un termine inizialmente previsto per il 27 ottobre e ora evidentemente prorogato. L’impatto sulla viabilità e sul trasporto pubblico sarà notevole: verranno infatti deviate ben 645 corse nei giorni feriali. Il comune ha inoltre annunciato sopralluoghi della Polizia locale nelle abitazioni più vicine alla torre, per verificare l’eventuale presenza di persone oltre ai residenti. Verrà inoltre chiesta l’autorizzazione a usare, in caso di emergenza, il numero di cellulare degli abitanti della zona. Verrà infine approvato a breve l’aggiornamento del Piano di Protezione civile.

“Oggi ci assumiamo la responsabilità di intervenire in maniera definitiva”, ha commentato il sindaco Matteo Lepore in conferenza stampa, “per non lasciare preoccupazione a chi verrà dopo di noi”. Il primo cittadino ha comunque precisato di non credere che la torre “possa crollare da un momento all’altro”, ma di aver disposto l’intervento “perché vogliamo metterla in sicurezza e restaurarla”. Lepore ha poi aggiunto che al momento non sono stati ancora stabiliti né i tempi né i costi del cantiere, perché deve ancora arrivare il progetto, ma “dovremmo probabilmente finire il mandato in questa situazione”. Il sindaco ha comunque specificato che il restauro si svilupperà in tre fasi: la prima consisterà nella progettazione della struttura di protezione, nell’allestimento del cantiere, nel monitoraggio della struttura e nell’aggiornamento del Piano di Protezione civile; la seconda vedrà la realizzazione del recinto di protezione; la terza, infine, prevedrà la costruzione della struttura di contenimento della torre.

Nei giorni scorsi, del consolidamento della Torre della Garisenda era stata incaricata la Fagioli Spa, l’azienda reggiana che aveva lavorato al raddrizzamento e al ri-galleggiamento della Costa Concordia, nonché alla ricostruzione del ponte Morandi di Genova. Il sindaco ha già riunito il gruppo di lavoro che dovrà individuare i profili degli esperti che parteciperanno al comitato per il restauro della Garisenda, il cui coordinamento è stato affidato all’ingegnera Raffaella Bruni, già dirigente del Comune. Lepore, insieme agli assessori, ha inoltre incontrato i dirigenti di Tper, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico in città, per fare il punto sulla chiusura della viabilità e sulle deviazioni per le linee degli autobus.

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