Preoccupa lo stato di salute della Torre della Garisenda, la più bassa e pendente delle due torri simbolo di Bologna: i sensori di monitoraggio hanno infatti segnalato il rischio di un crollo della struttura. Per consentire nuovi controlli sulle fondamenta, da lunedì 23 ottobre il Comune ha recintato e chiuso al traffico – sia pubblico sia privato – il tratto di via San Vitale che costeggia la torre, fra via Zamboni e via Rizzoli. Questo renderà necessarie deviazioni alla viabilità, che riguarderanno soprattutto il trasporto pubblico visto che le torri si trovano nel cuore del centro. Gli autobus potranno invece transitare accanto alla Torre degli Asinelli, la quale sarà comunque chiusa al pubblico. Per il momento il Comune ha fissato il divieto di transito fino a venerdì 27 ottobre, ma Tper è stata cauta e sul suo sito ha preferito scrivere “fino a nuove disposizioni”. Tutte le modifiche alla mobilità sono segnalate sul sito dell’azienda, la quale ha inoltre applicato fogli informativi nelle fermate, sia quelle soppresse sia quelle dove si sono aggiunte nuove linee.

Costruita nel Medioevo dalla nobile famiglia dei Garisendi, già all’epoca la torre ebbe problemi di stabilità, e da 60 metri venne ridotta a 48. La sua condizione è però “peggiorata”, come spigato dalla sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni. “I dati sulle oscillazioni ci preoccupano”, ha riferito la leghista in un’intervista al Qn. “E forse, da parte del comitato scientifico comunale che si occupa della conservazione della torre, c’è stata una sottovalutazione della situazione”. Ciò non significa, ha continuato Borgonzoni, “che la torre possa cadere da un momento all’altro”, ma a causa di un “movimento di torsione” il rischio è che si verifichi “un piccolo distacco di materiale”. Di qui il nuovo monitoraggio sulle fondamenta, con una decisione presa dal sindaco Matteo Lepore e condivisa con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

“Stiamo lavorando perché tutto quello che si deve fare venga fatto”, ha dichiarato Lepore al consiglio comunale. “Per tutta la settimana questi sensori lavoreranno e, al termine, avremo ovviamente delle ulteriori delucidazioni”, ha aggiunto il sindaco, specificando che ancora non esiste una relazione definitiva sullo stato di salute e sugli interventi tecnici da realizzare. “Quello che noi stiamo cercando di comprendere con il supporto del comitato tecnico-scientifico, quindi, è se ci sono dei comportamenti anomali, diversi rispetto alle oscillazioni della torre, che oscilla praticamente da quando è stata costruita”, ha proseguito. “Mi auguro che nelle prossime ore, non a fine novembre, come ho chiesto, questa relazione ci possa essere, di modo che io possa mettere tutte le strutture nelle condizioni di poter operare”. Lepore ha poi annunciato che darà mandato alla Giunta di costituire un Comitato per il restauro della Torre Garisenda, cui sarà affidato appunto “il compito di curare il restauro del bene”.

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