Strade piene di immondizia, edifici e scuole diventati rifugi per migliaia di persone e bombardamenti continui. Le testimonianze che arrivano dal sud della Striscia di Gaza descrivono meglio di qualunque numero le condizioni degli sfollati: circa 1 milione e mezzo di persone che hanno lasciato in fretta la propria casa al nord dopo l’ordine di evacuazione di Israele. “Mi ritengo fortunata perché vivo solo con altre 60 persone, ma la situazione è davvero impegnativa” racconta in un audio Najlia Shawa, manager di Oxfam a Gaza. “Nei quartieri ci sono mucchi di rifiuti. Dentro una scuola si sono rifugiate migliaia di persone. Ci sono scene davvero strazianti”

Il racconto di Najlia Shawa fa parte di una serie di testimonianze giornaliere degli operatori e dei manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha deciso di pubblicare. L’obiettivo è avere giorno per giorno un racconto in prima persona da parte dei civili a Gaza, coloro che in questo momento stanno pagando il prezzo più alto del conflitto

LA CAMPAGNA – A Gaza è catastrofe umanitaria, gli aiuti di Oxfam.

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