Dopo la vittoria sul Torino, l’Inter fa il bis in Champions. I nerazzurri centrano il secondo successo di fila in Europa e vedono il cammino qualificazione mettersi in discesa. A San Siro Lautaro e compagni battono 2-1 il Salisburgo, non senza difficoltà. Gli austriaci restano sempre in gara, i milanesi stringono i denti ed è il rigore trasformato da Calhanoglu, dopo il botta e risposta tra Sanchez e Gloukh, a regalare tre punti pesanti a Inzaghi. Nel finale, rete annullata a Lautaro per fuorigioco. Inter che si issa provvisoriamente da sola al comando del girone (7 punti) in attesa della Real Sociedad, che gioca in casa del Benfica. Ed è un successo che permette ai nerazzurri di guardare con fiducia al prossimo, delicato impegno in campionato: l’incrocio con la Roma degli ex Lukaku e Mourinho. E le scelte di formazione di Inzaghi devono necessariamente tenere conto anche degli impegni ravvicinati.

Come era nell’aria, Inzaghi sceglie Sanchez come partner d’attacco di Lautaro Martinez. Thuram parte dalla panchina. A centrocampo esordio in Champions dal 1′ per Frattesi. Rientrano Dumfries e Bastoni, sulla corsia di sinistra si piazza Carlos Augusto. Si fanno preferire gli austriaci in avvio. Una manciata di minuti e c’è subito lavoro per Sommer, attento su Gloukh. L’Inter soffre il pressing e la fisicità degli avversari, ma arriva in soccorso Sanchez. Gran giocata di Mkhitaryan che serve in area per Frattesi, palla appena sfiorata ma c’è il cileno che di prima insacca con il destro e realizza il primo gol del suo ritorno a Milano (20′). Intorno alla mezz’ora, altra chance per i nerazzurri con il cross di Dumfries per Sanchez: Dedic salva tutto in anticipo rischiando l’autorete.

Scrollate di dosso le difficoltà iniziali, l’Inter prende in mano le redini della manovra e controlla bene. Tocca poi andare in cerca di gloria a Lautaro, che sul suggerimento del Nino Meravilla incrocia il destro sfiorando lo specchio. Ma c’è offside. Inter ancora in avanti con Frattesi, che combina con Dumfries e conclude sul ‘murò di Pavlovic. Si riparte dopo l’intervallo con Barella dentro per Mkhitaryan, ammonito. Ancora una volta l’approccio iniziale del Salisburgo è buono, e stavolta il gol arriva al termine di una bellissima azione: il pareggio lo firma l’israeliano Gloukh, che sull’appoggio di Kjaergaard, servito da una sponda di Simic, infilza Sommer sul palo lontano (57′). Situazione di parità che tuttavia dura pochi minuti: Gourna-Douath interviene in area sul piede di Frattesi, l’arbitro francese Letexier indica il dischetto. Calhanoglu è implacabile e spiazza Schlager (64′).

Inzaghi spedisce in campo Darmian e Thuram, richiamando Dumfries e Sanchez. Poi Asslani rileva Calhanoglu in cabina di regia. I nerazzurri puntano a gestire senza troppi patemi, ma il Salisburgo non ha intenzione di alzare bandiera bianca. Ci prova Thuram in ripartenza, Pavlovic devia in angolo. Il tris che chiuderebbe i giochi lo realizza Lautaro su assist di Frattesi, ma il Var annulla per il fuorigioco dell’ex Sassuolo. Proprio l’argentino lascia spazio a Klaassen negli ultimi scampoli di match. Gli austriaci chiudono in avanti, il muro nerazzurro non tradisce crepe. Asslani tenta l’eurogol da centrocampo vedendo Schlager fuori dai pali. Poi il triplice fischio di Letexier fa tirare un sospiro di sollievo a San Siro.

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