Dopo il tragico incidente avvenuto il 3 ottobre a Marghera, con 21 vittime e 15 feriti, un altro autobus elettrico appartenente alla stessa compagnia di trasporti si è schiantato contro un pilone di un condominio nel centro di Mestre. Nessuna vittima, ma tredici persone hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari in tre diversi ospedali. Il Comune di Venezia ha deciso la sospensione con effetto immediato del servizio gestito dalla società La Linea, in attesa di verificare se vi siano problemi di affidabilità dei mezzi di produzione cinese.

L’incidente è accaduto nella centralissima via Carducci, che si trova ad appena un chilometro di distanza dal cavalcavia Vempa dove il bus condotto da Alberto Rizzotto era precipitato da un’altezza di dieci metri. Poco dopo le 21 di sabato 14 ottobre il servizio urbano di linea numero 13, proveniente da via Cappuccina, ha sbandato mentre effettuava una curva. È andato a cozzare violentemente contro lo spigolo di una colonna che fa parte di un portico di sostegno di un condominio. Si temeva il peggio. Il parabrezza è andato in frantumi. I passeggeri hanno cominciato ad urlare e una dozzina di loro a lamentarsi per le ferite e i traumi subiti. È stato dato l’allarme. Sul posto, oltre ai vigili urbani, sono arrivati anche agenti di Polizia e carabinieri, oltre a quattro ambulanze del Suem. I vigili del fuoco sono intervenuti con un’autogru, preoccupati soprattutto per la staticità del palazzo. Nove feriti sono stati condotti all’ospedale All’Angelo, altri due a Dolo e Mirano. Tra di loro c’è anche una donna originaria del Bangladesh, incinta.

Sul posto è arrivato anche Massimo Fiorese, amministratore delegato de La linea, che risulta fra i tre indagati per l’incidente di Marghera. “Si tratta di uno dei nostri mezzi elettrici – ha confermato – come lo sono tutti gli altri. Potrebbe far parte della stessa partita di quello coinvolto nello schianto del cavalcavia del 3 ottobre. La società ha una flotta di circa 25 vetture, tutte nuove, appena acquistate. L’autista ha riferito di essersi sentito male, per questo al momento ci sentiamo di escludere un guasto meccanico”. L’uomo avrebbe rilasciato dichiarazioni in tal senso dopo essere sceso dal mezzo, sofferente e visibilmente scosso, prima di essere trasportato in ospedale.

Quasi immediata la decisione del gruppo Azienda Veneziana Mobilità/Azienda Comunale Trasporti Venezia, la società partecipata del Comune di Venezia che ha in gestione il trasporto pubblico. L’utilizzo dei bus elettrici della società La Linea sarà sospeso in attesa di verifiche. Si tratta di mezzi nuovi, immatricolati nel 2022, con la caratteristica di avere le batterie di alimentazione sul tetto. Il fatto che nell’arco di nemmeno due settimane vi siano stati altrettanti incidenti ha fatto sorgere dei dubbi su possibili elementi di criticità tecnica, nonostante in questo caso la causa possa essere attribuita ad un malore. Giovanni Seno, direttore generale di Avm ha detto: “Abbiamo deciso di sospendere l’utilizzo di tutti i bus della linea da domenica 15 ottobre o al più tardi da lunedì 16. Per questo stiamo predisponendo la sostituzione con i nostri mezzi che saranno condotti dagli autisti della società affidataria”.

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha diffuso una dichiarazione. “Essendo il bus elettrico de ‘La Linea’ dello stesso tipo di quello coinvolto nell’incidente del cavalcavia del 3 ottobre scorso, si è ritenuto di far sospendere il servizio di tutti gli autobus elettrici di questa azienda per effettuare un adeguato accertamento. Il mio pensiero va, intanto, ai feriti, tra i quali, per fortuna nessuno risulta in gravi condizioni. Saranno le autorità competenti a capire il motivo di questo incidente, che non ha avuto conseguenze gravi per le persone. Una scelta prudenziale che abbiamo deciso di adottare e che ci sembra assolutamente doverosa”.

Articolo Precedente

“Stop al genocidio a Gaza”, a Milano un fiume di persone in sostegno del popolo palestinese: “Vogliamo la libertà dopo 75 anni di sangue”

next