A oltre una settimana dalla tragedia, il primo atto formale della Procura di Venezia: tre persone sono state iscritte al registro degli indagati per la strage di Mestre, dove la sera del 3 ottobre un bus di turisti è precipitato da un cavalcavia e ha preso fuoco, causando la morte di 21 passeggeri e il ferimento di altri 15. Secondo quanto riportato da Il Gazzettino, uno degli indagati è Massimo Fiorese, 63 anni, amministratore delegato di La Linea, la società che gestisce il servizio di navetta che stava riportando i turisti al campeggio Hu di Marghera. Gli altri due sono funzionari del Comune di Venezia: il dirigente del settore Manutenzione viabilità stradale, il 47enne Alberto Cesaro, e quello del settore Viabilità e mobilità per la terraferma, il 51enne Roberto Di Bussolo. La pm Laura Cameli ipotizza nei loro confronti i reati di omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose.

I tre, insieme ai loro legali e alle persone identificate come parti offese, sono stati convocati la mattina del 12 ottobre per l’udienza in Procura. Come precisa il giornale veneto, l’iscrizione al registro degli indagati non è comunque un’anticipazione di responsabilità, ma un atto dovuto per consentire loro di partecipare alla consulenza tecnica e di difendersi. La pm commissionerà gli accertamenti tecnici per ricostruire la dinamica dei fatti: si procederà all’esame della strada, alla valutazione di idoneità delle barriere presenti sul luogo dell’incidente e all’analisi del percorso e della dinamica dell’uscita di carreggiata. A eseguire l’esame sarà il dirigente del ministero delle Infrastrutture Placido Migliorino, soprannominato “mastino” per la rigorose ispezioni sui viadotti stradali e, in particolare, sul ponte Morandi.

Nel frattempo, sono scesi a 13 i feriti ancora ricoverati negli ospedali veneti. L’11 ottobre una ragazza francese di 21 anni ha lasciato l’ospedale di Dolo ed è stata trasferita in una struttura sanitaria a Strasburgo, sua città d’origine. Il 12 ottobre è invece previsto il trasferimento di due fratellini tedeschi di 3 e 13 anni, che verranno portati all’ospedale di Lipsia, dove potranno essere più vicini alla famiglia. Il decorso degli altri pazienti prosegue regolarmente, ma 6 di loro sono ancora ricoverati in terapia intensiva.

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