Il giudice per l’udienza preliminare di Civitavecchia ha rinviato a giudizio quattro persone nell’ambito dell’indagine per corruzione da cui è poi scaturito il caso di revenge porn in cui è vittima il sindaco di Santa Marinella (Roma), Pietro Tidei. Il giudice, in un procedimento nato da una denuncia di Tidei, ha mandato a giudizio Fabio Quartieri, Giuseppe Salomone, Fabrizio Fonti e Roberto Angeletti, questi ultimi due all’epoca dei fatti consiglieri comunali a Santa Marinella. Angeletti è indagato anche per la storia dei video. Il processo è stato fissato al 18 giugno del prossimo anno. “Tutti rinviati a giudizio. La giustizia è lenta ma arriva sempre”, ha commentato su Facebook Tidei.

La vicenda in questione risale al 2022 e riguarda Quartieri, proprietario del famoso ristorante l‘Isola del Pescatore, accusato di avere pagato tangenti all’amministrazione comunale per ricevere trattamenti di favore nel risolvere problemi legati alle sue attività commerciali. Nel suo ristorante, già meta popolare per vip e personaggi famosi, alcuni politici e funzionari del Municipio avrebbero ricevuto pasti gratis e bottiglie di champagne in cambio di un atteggiamento di riguardo, secondo l’ipotesi dell’accusa, verso l’imprenditore nell’esercizio delle loro funzioni. Secondo il capo di imputazione Salomone, dipendente dell’azienda comunale Santa Marinella Servizi S.r.l. di proprietà del Comune, con funzioni di impiegato nel settore ‘urbanistica, edilizia e sportello unico attività produttive’ avrebbe ottenuto “indebitamente da Quartieri, gestore di un ristorante, una serie di utilità, tra cui anche due botti di vino fornendogli in cambio informazioni sull’andamento delle pratiche amministrative di interesse del suo ristorante consegnandogli delibere comunali e dandogli informazioni in ordine all’ingiunzione alla rimozione delle opere edilizie abusive emessa dall’ente locale nei confronti del sui ristorante”.

Lo stesso Quartieri è accusato di avere garantito a Fabrizio Fronti, quest’ultimo nella veste di consigliere comunale, “l’offerta permanente di pranzi e cene gratuiti presso il suo ristorante” e altre utilità in cambio di favori. Un modus operandi, secondo l’accusa, replicato anche con Angeletti. A quest’ultimo l’imprenditore ha garantito “la fornitura gratuita di un buffet per l’inaugurazione di una sede comunale, la fornitura di cibo per una cena e l’offerta di pranzi e cene a lui ed ai suoi convitati al ristorante a base di aragoste, astici, vini pregiati e champagne”. Il Comune di Santa Marinella si è costituito parte civile nel procedimento. “Il giudice per le indagini preliminari – spiega una nota pubblicata anche sul profilo Facebook del sindaco Tidei – ha valutato che gli elementi acquisiti durante le indagini consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna, ed ha pertanto disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. La denuncia presentata dal sindaco volta a smascherare un tentativo illecito e corruttivo di condizionare la vita amministrativa del Comune ha trovato quindi riscontro. Si attende fiduciosi il dibattimento”.

Le microspie installate nell’ufficio e in due aule del Comune erano servite a verificare atti legati alle vicende dello scorso anno. “Non sono disposto ad accettare nessuna intromissione nella mia sfera privata. Io ho denunciato la corruzione, altri si sono vendicati per colpirmi politicamente. Ho denunciato chi ha diffuso le immagini, commettendo un reato. E chi ha cercato di colpirmi, ne pagherà le conseguenze come sta già avvenendo. Poi certo, fa pensare che da oltre un anno di “girato” siano stati in grado di trovare proprio quei due momenti che mi riguardano. Come se già sapessero cosa e dove cercarli. Si tratta di una vicenda strettamente personale messa in piazza per altri fini. Sono fatti minimi che qualcuno ha provato a rovesciarmi addosso, questo sì volutamente. E ne dovrà rispondere” aveva dichiarato il primo cittadino.

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