Un’altra tragica giornata per il mondo del lavoro. Due gli operai morti. A Tivoli, in provincia di Roma, un operaio che stava movimentando una piattaforma mobile è deceduto per cause ancora da accettare. La vittima è un italiano di 63 anni. L’incidente è avvenuto all’interno di uno stabilimento dell’ azienda di pneumatici Yokohama. Secondo una prima ricostruzione, la vittima, impiegato in una ditta esterna, sarebbe andato a sbattere contro una parete mentre si trovava ad alcuni metri di altezza e stava effettuando con un cestello lavori di sostituzione del sistema di illuminazione di uno degli edifici. Mirko Semperboni operaio di 43 anni della provincia di Bergamo è morto schiacciato dal mezzo a bordo del quale stava lavorando in Valle Leventina, nel Canton Ticino, in Svizzera. Il 43enne, alla guida di un dumper, un autocarro con cassone ribaltabile, stava effettuando la posa di alcune condutture. Il veicolo si è rovesciato facendolo cadere al suolo ed è rimasto schiacciato sotto il mezzo.

Risale a ieri, ma se ne è avuta notizia stamane, la morte di un terzo operaio di 56 anni, al lavoro nell’azienda edile Bissoni nella frazione cesenate di Pievesestina. L’uomo era impegnato nella pulizia interna di una grossa betoniera. Già alcune volte era entrato e uscito dalla macchinane. Ma all’improvviso, mentre l’uomo era all’interno, la betoniera si è messa in moto, travolgendolo. Il decesso sarebbe stato istantaneo. Il personale sanitario del 118 non ha potuto fare altro che costatare la morte e e recuperare la salma, che si trova ora a disposizione della magistratura. L’infortunio mortale segue di pochi giorni un altro incidente sul lavoro nel cesenate. A Gambettola presso la ditta di lavorazione frutta Fellini Patrizio. A rimanere ucciso in seguito al ribaltamento del muletto è stato un operaio 40enne.

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