Tre morti sul lavoro in altrettanti incidenti in poche ore. Due operai e un coltivatore sono deceduti mentre erano intenti a svolgere il proprio mestiere in Emilia-Romagna, Sardegna e Puglia. Si aggrava quindi la conta della strage silenziosa delle vittime del lavoro che nei primi otto mesi dell’anno ha già fatto 657 morti. Gli ultimi tre sono stati a Guastalla, in provincia di Oristano e nel Salento. Si trattava di un operaio di una cava, di un operaio edile e di un contadino. In due casi sono stati travolti da un mezzo all’opera, nel terzo caso invece la vittima è precipitata nel vuoto a causa del cedimento di un tetto.

L’operaio di Guastalla – L’operaio morto a Guastalla, 68 anni, è stato schiacciato da una ruspa in una cava. L’incidente è avvenuto nella golena del Po in una delle cave dell’impresa Bacchi. Secondo quanto ricostruito finora l’operaio, un addetto alla guida dei mezzi pesanti nel cantiere, si trovava di fronte al suo camion in attesa che fosse caricato di sabbia. A investirlo e ucciderlo è stata una ruspa, condotta da un collega 50enne, durante una manovra in retromarcia. A nulla sono serviti i soccorsi e il 68enne è morto poco dopo essere stato travolto dal mezzo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri e il servizio prevenzione sicurezza ambienti di lavoro dell’Ausl locale. Con loro collabora anche il titolare dell’azienda, per aiutare a ricostruire le dinamiche dell’incidente. Meno di una settimana fa, in una cava a Treviso, un altro operaio di 48 anni è morto schiacciato durante l’operazione di chiusura della sponda di una vasca per il trasporto di materiale inerte.

Il crollo del tetto a Simaxis – Nell’Oristanese a perdere la vita è stato un operaio edile di 50 anni, Roberto Carboni. L’uomo è precipitato dal tetto di un capannone che ha ceduto nelle campagne di Simaxis mentre stava effettuando dei lavori per conto di una piccola impresa edile in un’azienda di allevamento di bovini in località Pardu Cruxi. Carboni è caduto rovinosamente a terra da un’altezza di circa quattro metri, morendo sul colpo. Sul posto sono intervenuti i medici del 118, i carabinieri della stazione di Simaxis e i tecnici dello Spresal della Asl di Oristano.

L’incidente di Lecce – Un altro morto si è registrato, sempre venerdì, nelle campagne di Alliste, in provincia di Lecce, dove un uomo di 54 anni è morto dopo essere stato travolto da una motozappa. Stando a quanto si apprende, l’uomo stava lavorando nei campi e per lui non c’è stato niente da fare. Vani i soccorsi del 118. Sul posto anche i carabinieri e i vigili del fuoco. In corso di indagine gli accertamenti delle forze dell’ordine per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Secondo una prima ricostruzione, il 54enne sarebbe morto schiacciato tra i filari di una serra e il mezzo agricolo mentre veniva effettuata una manovra in retromarcia. Nelle ultime settimane, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha più volte ribadito che “lavorare non è morire” e che lo Stato non sta facendo abbastanza per affrontare il tema delle morti sul lavoro.

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