Si chiama Annalisa Tomaciello, 46 anni, fino al 2018 avvocato, poi si è cancellata dall’albo. E’ consigliere comunale di Benevento, presidente della commissione Bilancio, eletta in una lista a sostegno del sindaco Clemente Mastella. Da stamane Tomaciello è sottoposta all’obbligo di dimora, una misura cautelare decisa dal Gip del Tribunale di Sondrio con accuse di truffa in concorso con un secondo indagato. Secondo gli inquirenti il reato è stato commesso in qualità di amministratrice di una società ed è avvenuto, via internet, ai danni di un imprenditore. Tutto ruotava attorno all’acquisto di prodotti sanitari, per un importo di 100mila euro non pagato, secondo la ricostruzione di ‘Ottopagine’.

Negli anni scorsi Tomaciello era finita nel mirino delle opposizioni, e in particolare dei comunicati del movimento ‘Altra Benevento è possibile’. In una nota del febbraio 2022, il coordinatore del movimento, Gabriele Corona, chiedeva spiegazioni sui quasi 13mial euro di rimborsi erogati dal Comune di Benevento al datore di lavoro della consigliera comunale nel periodo da settembre a dicembre 2018, secondo le norme che regolano i rapporti tra le imprese private e le amministrazioni comunali presso le quali i consiglieri, per espletare il loro mandato, sono costretti ad assentarsi dall’impiego. Il datore di lavoro in questione erano due società, ‘Centro Impresa srl’ e ‘Sicurezza & Lavoro’, con sede legale a Milano. Dalle visure camerali estratte nel febbraio 2022 risulta però che Tomaciello è stata amministratore di queste imprese, in periodi precedenti e successivi al lavoro dipendente oggetto dei rimborsi. Tomaciello inoltre è tuttora sottoposta ad una procedura di pignoramento di una quota dei gettoni di presenza per le attività consiliari. La circostanza risulta dagli atti di liquidazione a firma dei dirigenti comunali di Benevento. Per questioni di privacy, figura sulle carte come consigliere con ‘matricola 2139’.

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