Conferenza stampa della famiglia Regeni, assiema al loro legale, nella sede dell’Ordine dei Giornalisti. “Alla vigilia dell’appuntamento del prossimo 11 ottobre in Egitto – dove saranno presenti il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Cairo – già si parla di dialogo tra il governo italiano e Al-Sisi. O ci consegna i quattro imputati o ha poco da dire” afferma l’avvocato della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini: “Sono 923 mesi che aspettiamo questa collaborazione da parte dell’Egitto”. Alla conferenza stampa presente a sorpresa Elly Schlein. Rispetto alla normalizzazione dei rapporti tra Italia ed Egitto, Paola Deffendi afferma: “Ci sono tanti sponsor per questo evento e che vedrà dal punto di vista artistico la partecipazione del Teatro San Carlo. Teatro che dovrebbe supportare valori di cultura. Chiedo, cos’è la cultura rispetto ai diritti umani e dove sta?”. La madre di Giulio Regeni sottolinea la scelta diversa fatta invece dal Teatro La Scala di Milano di non andare al Cairo nel 2021. “Questo evento ci viene detto è un evento culturale, invece è un grosso affare commerciale”. E Claudio Regeni ricorda la vendita delle armi all’Egitto e della preoccupazione rispetto a proposte di Legge volte ad indebolire la normativa italiana sulla vendita di armamenti. Dopo la decisione della Corte Costituzionale di pochi giorni fa c’è ottimismo da parte della famiglia Regeni, ma anche consapevolezza delle difficoltà perché “i quattro imputati sono protetti dallo Stato che è il loro mandante. Speriamo che entro quest’anno possa esserci una nuova udienza e che in quella occasione venga disposto il rinvio a giudizio”. Poi l’avvocato Ballerini si rivolge alla stampa. “Continuate a starci vicino perché immaginiamo colpi di scena e conigli che usciranno dai cilindri per evitare che questo processo si celebri”.

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