Il capolavoro è completo. Dopo aver battuto Carlos Alcaraz in semifinale, Jannik Sinner conquista il torneo Atp 500 di Pechino sconfiggendo in finale il russo Daniil Medvedev con due tie-break perfetti. Finisce 7-6, 7-6: dopo sei sconfitte consecutive, per la prima volta in carriera il 22enne azzurro riesce ad avere la meglio dell’attuale numero 3 al mondo. Merito di una prestazione che ha ricalcato per intensità e colpi quella di martedì contro lo spagnolo. Ora Sinner si può godere fino in fondo lo storico quarto posto conquistato nella classifica mondiale e il nono titolo Atp conquistato in carriera.

“Grazie Daniil per avermi fatto vincere almeno un match, abbiamo avuto tante battaglie specialmente quest’anno. Grazie per avermi reso un giocatore migliore, anche in allenamento. Grazie al mio team, ho lavorato molto soprattutto con il mio preparatore ed è molto bello condividere questo momento con voi. E’ un titolo che significa molto per me”, ha detto Sinner durante la premiazione. L’altoatesino ha conquistato il titolo alla sua prima partecipazione nel torneo cinese dopo aver battuto uno dopo l’altra le prime due teste di serie. A Pechino hanno vinto giocatori come Djokovic e Nadal, fino allo stesso Medvedev. Sul suo best ranking al numero 4 del mondo, primo italiano dai tempi di Adriano Panatta, Sinner ha aggiunto: “Ci siamo allenati tanto, avevamo grandi aspettative perché vuoi sempre migliorare. Il ranking per me ora non è così importante, devo ancora migliorare tante cose e c’è ancora tanto lavoro da fare”. “Per me è la mia prima volta in Cina, non mi aspettavo così tante persone ovunque anche ai campi di allenamento. Siete stati fantastici“, ha concluso rivolgendosi al pubblico di Pechino.

“La terza volta è stata quella fortunata, complimenti a Jannik perchè hai giocato un grande match. Congratulazioni per una stagione fantastica, speriamo di poter giocare tante finali insieme”, ha commentato Medvedev, completandosi con l’azzurro che in questa occasione lo ha sconfitto dopo aver perso le finali di Rotterdam e Miami. “Oggi è stata una giornata dura, ma speriamo di fare meglio la prossima volta”, ha aggiunto il russo.

“Oggi dobbiamo avere la capacità di capire che in 110 anni di storia il tennis italiano non ha mai avuto un’opportunità del genere. Non possiamo che essere dei suoi tifosi e stargli accanto in doveroso rispetto e difenderlo da accuse ingiustificate, come quelle sulla sua mancata partecipazione alla Coppa Davis“, ha detto all’Adnkronos il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, ribadendo la sua posizione sulle critiche che hanno investito nel recente passato il fuoriclasse altoatesino. Pechino, ha aggiunto, “è una tappa di un percorso che ha come obiettivo quello di essere il più forte al mondo, non c’è niente da festeggiare. In questa settimana ha dimostrato di essere un giocatore di grandissimo talento, cuore e coraggio. Ha battuto Alcaraz e Medvedev, ha tutte le carte per essere il numero uno. Sa benissimo che non deve montarsi la testa e dovrà continuare a lavorare più di prima”.

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