“Un punto fermo su una vicenda dolorosa“. Con queste parole la Cgil Fb di Potenza ha commentato la condanna a sette anni dell’autista del 118 che aveva violentato un’infermiera durante il turno di lavoro. I fatti risalgono a febbraio del 2022 quando l’operatrice sanitaria del pronto soccorso in servizio in una postazione della Val d’Agri ha denunciato il collega autista della vettura di soccorso per violenza sessuale.

L’uomo, un 46enne della provincia di Matera, era stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata dopo le indagini condotte dal nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Viggiano dell’Arma. Secondo quanto emerge dalle indagini, la violenza sarebbe avvenuta durante l’orario lavorativo. Dopo avere aggredito la donna il 46enne avrebbe intimato alla collega di non raccontare a nessuno quanto successo.

Alla condanna a sette anni si aggiunge l’interdizione dal pubblico servizio. La Cgil Fp di Potenza ha sottolineato che l’episodio risulta particolarmente grave perché è “una pagina nera che rischia di macchiare l’immagine di operatori al servizio della salute pubblica, ogni giorno impegnati per salvaguardare le cure e l’integrità fisica e psicologica della popolazione. Una ferita profonda che ha bisogno, per essere curata, di un cambio di passo culturale, ma che esige, interventi decisi e concreti atti a tutelare la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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