Veloci in strada e rapidi alla colonnina. E sempre più sostenibili. Sono le gamme Q4 e Q8 e-tron di Audi, che grazie alla funzione Plug & Charge garantisce tempi di ricarica estremamente brevi a chi guida a zero emissioni, ma anche a chi opta per le varianti ibride alla spina.

Su strada la velocità massima delle declinazioni 100% a batteria è compresa fra i 160 e 200 chilometri orari (limitati elettronicamente a garanzia dell’autonomia), mentre per il rifornimento di energia bastano 10 minuti per un “rabbocco” che vale 130 chilometri di percorrenza (ciclo Wltp): nel caso della e-tron GT appena 5 minuti assicurano 100 km. Per passare dal 10 all’80% di carica occorrono 28 minuti.

La funzione Plug & Charge evita il ricorso a schede o App perché l’autenticazione per l’autorizzazione al rifornimento avviene grazie alla comunicazione criptata al momento del collegamento del cavo. In Italia le stazioni attive che consentono ai clienti di Audi di fare il pieno di energia con questo sistema sono 980. La “rete” nazionale Audi Charging coinvolge quasi altre 1.300 stazioni con le insegne Ionity (il consorzio europeo per il rifornimento elettrico veloce di cui fa parte la stessa casa di Ingolstadt) e Ewiva (la joint venture tra Volkswagen Group ed Enel X Way): in pratica 2.350 colonnine che lavorano con potenze uguali o superiori a 100 kW.

La casa dei Quattro Anelli garantisce una ampia copertura anche a livello europeo con accesso a oltre mezzo milione di punti di ricarica (31.000 dei quali ad alta velocità) in 31 paesi: “Una capillarità nella ricarica HPC oltre tre volte superiore a un competitor quale Tesla”, informa il costruttore.

La stessa Audi ha cominciato a realizzare i propri Charging Hub: in Europa ne sono in funzione 5, di cui tre in Germania (Norimberga, Berlino e, da poco, Monaco), uno in Svizzera (Zurigo) e in Austria (Salisburgo). L’Italia si è “candidata” per ospitarne altri: l’interesse è per Milano e Roma.

La conversione “verde” di Audi non riguarda solo le emissioni su strada, perché già con l’anno prossimo anche la produzione nel sito del quartier generale, ad Ingolstdat, in Baviera, sarà carbon neutral. Significa che la nuova Q6 e-tron (il primo modello elettrico con le insegne dei Quattro Anelli sviluppato sulla nuova piattaforma PPE) verrà fabbricata con un impatto ambientale azzerato. Di più: con il 2025 tutti gli stabilimenti del costruttore premium tedesco verranno certificati come carbon neutral. Abbinato all’applicazione dei principi dell’economia circolare, il percorso di decarbonizzazione era cominciato nel 2018 con il sito di Bruxelles ed era proseguito due anni dopo con quello di Györ, in Ungheria. Entro la metà del decennio toccherà anche ai complessi industriali di Neckersulm, in Germania, e di San Josè Chiapa, in Messico.

Nell’ambito delle strategie del gruppo di cui fa parte, Audi lavora su quattro livelli per contenere sempre più la propria impronta carbonica: migliorando l’efficienza energetica, acquistando energia prodotta da fonti rinnovabili, producendo internamente energia, anch’essa rinnovabile (solo a Ingolstadt la copertura fotovoltaica ha già raggiunto i 23.000 metri quadrati), e compensando le emissioni inevitabili con l’acquisto di certificati verdi.

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