Pioniera, combattete, icona. È morta a 90 anni Dianne Feinstein, tra le più note senatrici democratiche statunitensi e la più longeva in carica alla Camera alta. Negli ultimi mesi la salute della dem californiana era lentamente peggiorata tanto che molti nel suo partito ne chiedevano le dimissioni. Nel 1992 era stata eletta per la California al Senato e da allora è stata sempre rieletta.

Grande sostenitrice delle misure per il controllo alle armi, è stata in prima linea nella creazione del ban alle armi diventato legge con l’amministrazione Clinton nel 1994. Battaglia che ha portato avanti anche dopo la scadenza del bando Clinton, nel 2004. Come capo del Comitato di Intelligence del Senato invece, Feinsein ha guidato la riforma dei metodi di interrogatorio tra le file della Cia vietando l’utilizzo di metodi di tortura.

Negli anni ’70 era stata presidente del consiglio comunale di San Francisco quando il sindaco Joe Moscone e il consigliere comunale Harvey Milk (il primo politico eletto dichiaratamente omosessuale nella storia Usa) furono assassinati. Il suo intervento nella politica dell’epoca le fece guadagnare la carica di sindaca di San Francisco, mantenuta per dieci anni.

Centrista con la vocazione da mediatrice, Feinstein era nota per avere sempre provato a trovare un terreno comune con l’opposizione. Di lei i colleghi ricordano l’approccio moderato, la sua caparbietà ma soprattutto l’integrità. “La senatrice Feinstein non si è mai tirata indietro da una battaglia per quello che è giusto. Allo stesso tempo, era sempre disposta a lavorare con chiunque, anche con coloro con i quali non era d’accordo, se questo significava migliorare le vite dei californiani o il miglioramento della nostra nazione”, ha scritto in una nota il suo staff dopo il decesso, avvenuto il 28 settembre nella sua casa di Washington. Il giorno seguente il Senato le ha reso tributo coprendo la sua sedia al Congresso con un telo nero, il leader della maggioranza Chuck Schumer l’ha definita “una delle persone migliori che abbia mai graziato il Senato e il Paese con la sua presenza”.

Si è unito al cordoglio anche il presidente americano Joe Biden che l’ha ricordata come una “un’apripista, una potente voce dei valori americani”. Ha poi aggiunto che Feinstein è stata “spesso l’unica donna nella stanza, Dianne è stata un modello per molti americani e ha avuto un profondo impatto sulle giovani leader” per le quali ha infranto il soffitto di cristallo.

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