Il presidente tunisino, Kais Saied, va di nuovo allo scontro con l’Unione europea. Dopo la firma del nuovo memorandum d’intesa lo scorso luglio, i leader europei, con Giorgia Meloni in testa, si aspettavano un nuovo periodo di distensione e collaborazione su diversi temi, innanzitutto il controllo dei flussi migratori, ma il capo di Stato autoritario ha invece mostrato chiusura nei confronti dei rappresentanti di Bruxelles. Così, dopo il divieto di entrata nel Paese per una delegazione del Parlamento di Bruxelles, a metà settembre, Saied “ha deciso di incaricare il ministero degli Esteri, dell’Immigrazione e dei tunisini all’estero di informare la parte europea della decisione di rinviare la prevista visita di una delegazione della Commissione europea nel nostro Paese ad una data successiva da concordarsi tra le due parti”.

Nel pomeriggio di martedì dalla Commissione europea è arrivato un messaggio di distensione, a smorzare le polemiche: “Sono in corso contatti regolari tra l’Ue e la Tunisia, a livello politico e tecnico, sia attraverso la sede centrale che attraverso la delegazione dell’Ue. L’Ue si è offerta di inviare questa settimana una delegazione di funzionari della Commissione per continuare le discussioni sull’attuazione del Memorandum of Understanding e stiamo attualmente valutando con le autorità tunisine il momento migliore per entrambe le parti”.

L’annuncio è stato dato con un comunicato della Presidenza tunisina pubblicato su Facebook e arriva a pochi giorni dall’annuncio della stessa Commissione dello stanziamento di 127 milioni di euro a Tunisi. Un’intesa che, però, rimane al momento solo sulla carta: le direttive europee sull’indirizzo dei finanziamenti non piace all’establishment tunisino, così il Paese rimane il principale Stato di partenza dei migranti che in questi mesi hanno affollato la rotta del Mediterraneo centrale.

A sostegno dell’attuazione del memorandum d’intesa con le autorità tunisine, la Commissione europea ha comunque annunciato venerdì scorso 60 milioni di euro in aiuti per il sostegno al bilancio e un pacchetto di assistenza operativa sulla migrazione per circa 67 milioni di euro che saranno sborsati nei prossimi giorni. La Commissione aveva spiegato che “questo primo pacchetto si basa sulla stretta cooperazione con Tunisi per quanto riguarda la repressione delle reti di trafficanti illegali“.

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