Una partnership strategica e globale fra Unione europea e Tunisia. Dopo il vertice interlocutorio del mese scorso è arrivata la firma del Memorandum d’intesa. Nel palazzo presidenziale tunisino di Cartagine, vicino Tunisi, erano presenti la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il premier dell’Olanda Mark Rutte e il presidente tunisino Kais Saied.

“I nostri team hanno lavorato duramente per realizzare rapidamente un pacchetto forte, che rappresenta un investimento nella nostra prosperità condivisa, nella stabilità e nelle generazioni future”. Ha commentato la presidente Ursula von der Leyen confermando “i 5 pilastri” dell’intesa concordati a giugno tra Ue e Tunisia: il primo è quello che prevede il contatto fra persone, per esempio con Erasmus+ per gli studenti tunisini; il secondo pilastro è quello relativo allo sviluppo economico; il terzo riguarda il commercio; il quarto l’energia pulita; e il quinto la migrazione. Nell’ambito di quest’ultimo punto, l’accordo prevede che “coopereremo nella gestione dei confini nel pieno rispetto del diritto internazionale”.

Ad illustrare i contenuti del Memorandum è stata la stessa presidente della Commissione Europea. L’assistenza macro-finanziaria dell’Ue consiste nel versamento, subito, di 150 milioni di euro a sostegno del governo nordafricano mentre, per i restanti 900 milioni, la Commissione ha ribadito che aspetterà lo sblocco dello stallo tra Tunisi e il Fondo Monetario Internazionale, chiamato ad erogare prestiti per 1,9 miliardi in cambio di adeguate riforme. Sulle relazioni economiche l’obiettivo è quello di aumentare in maniera netta gli scambi commerciali tra l’Ue e il Paese nordafricano, cercando di dare una spinta agli investimenti delle imprese grandi, medie e piccole, in Tunisia. Sul fronte energia da un lato c’è la necessità dell’Ue di diversificare le forniture come conseguenza della guerra in Ucraina, dall’altro l’opportunità per la Tunisia di dare linfa, con investimenti e know-how europei, allo sviluppo delle rinnovabili. L’Italia, con il progetto di interconnessione elettrica Elmed, si candida a essere hub dell’energia tunisina per l’Europa. Sul fronte della migrazione l’Ue ha messo a disposizione 105 milioni di euro – parte del pacchetto di fondi della dimensione esterna – per sostenere Saied nel blocco delle partenze. La cooperazione riguarderà anche le attività Sar nel Mediterraneo e i rimpatri da mettere in atto prima che i migranti subsahariani lascino il territorio tunisino. Allo stesso tempo il Memorandum include la facilitazione alla migrazione regolare dalla Tunisia ai Paesi europei. People to people è la prima parte nominata da Ursula von der Leyen nelle dichiarazioni congiunte ed è tutta incentrata su scambi culturali, applicazione del programma Erasmus +, più cooperazione nella ricerca e nell’istruzione. Dall’Ue arriveranno poi 65 milioni di euro per modernizzare 80 istituti scolastici e prepararli alla transizione verde e digitale.

Per Giorgia Meloni la firma rappresenta “un obiettivo molto importante che arriva dopo un grande lavoro diplomatico. Il Memorandum – ha aggiunto la presidente del Consiglio – è un importante passo per creare una vera partnership tra l’Ue e la Tunisia”. L’intesa va considerata “un modello” per le relazioni tra l’Ue e i Paesi del Nord Africa, ha sottolineato Meloni. Il Memorandum permette “di affrontare in maniera integrata la crisi migratoria“, ha detto la premier al termine dell’incontro con Kais Saied. Questo tipo di partenariato “sarebbe stato impensabile fino a qualche mese fa, lo dico con orgoglio ma anche con gratitudine nei riguardi della Commissione”, ha spiegato. Meloni ha anche annunciato per domenica 23 luglio, la conferenza internazionale sulla migrazione a Roma. “Avrà il presidente Saied tra i protagonisti ma parteciperanno diversi capi di Stato e di governo mediterranei. Lo considero l’inizio di un percorso che può consentire una partnership diversa dal passato”, ha aggiunto.

“Il Memorandum dovrebbe essere accompagnato presto da accordi attuativi” per “rendere umana” la migrazione e “combattere i trafficanti“, ha detto il presidente tunisino Kais Saied. “Grazie a tutti e in particolare la premier Meloni per aver risposto immediatamente per l’iniziativa tunisina di organizzare” un vertice sulla migrazione con i Paesi interessati.

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