Ha ucciso la compagna e si è poi costituito. È stata strangolata e lasciata sul pavimento di casa Liliana Cojita, 56 anni, con ogni probabilità dal suo compagno, un tunisino di 49 anni che poi si è presentato alla stazione dei carabinieri di Tombolo, nel Padovano.

L’uomo è rimasto in caserma per ore, sentito dal magistrato di turno Roberto D’Angelo e dai militari dell’Arma ai quali sono affidate le indagini e che stanno facendo accertamenti sulle sue dichiarazioni. Il presunto omicida avrebbe raccontato ogni particolare, senza reticenze ma i carabinieri lo stanno incalzando per avere avere un quadro preciso su quanto è avvenuto.

I due vivevano da qualche tempo nell’appartamento di Tombolo: lei, in Italia dagli inizi del 2000, nessun precedente e senza occupazione; lui invece, da una decina di anni nella penisola in maniera regolare, lavorava come operaio in una ditta della zona ed è già noto alle forze dell’ordine per vari reati.

La coppia, secondo quanto si è appreso, aveva affittato una stanza della casa a un italiano e alla sua compagna, entrambi assenti al momento dell’omicidio. Massimo riserbo degli inquirenti sulla vicenda e sul movente dell’assassinio che sarebbe avvenuto, pare, nel primo pomeriggio nel corso di una lite.

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