“La convocazione della cabina di regia sugli alloggi universitari a Palazzo Chigi, seguita alla rimodulazione della quarta rata del Pnrr, non risolve i problemi che abbiamo segnalato sulla condizione allarmante per gli universitari fuorisede: uno studente su tre non riesce a pagare l’affitto”. Con la ripresa dell’anno accademico Cgil, Unione degli Universitari e Sindacato Unitario Nazionale Inquilini Assegnatari (Sunia) tornano a denunciare la condizione di precarietà e insicurezza economica di molti universitari nel sostenere costi d’affitto in netto aumento. “Non siamo intimoriti dall’attacco del Presidente del Consiglio, che ha accusato Cgil e Udu (durante l’intervista a Bruno Vespa su Rai1, ndr) di odiare gli italiani, e continueremo la battaglia sul Pnrr in tutte le sedi, senza fare sconti al Governo”. La prossima settimana l’Udu tornerà in piazza guidando una protesta con tende, presidi e flash mob in tutta Italia che partirà lunedì 25 da Roma, con un presidio di fronte alla Sapienza, per poi coinvolgere Bologna, Modena e Lecce, e a seguire tutti gli altri atenei italiani, fino a sostenere la grande manifestazione del 7 ottobre a Roma.

Secondo i dati preliminari che emergono dalla ricerca nazionale sulla condizione abitativa degli universitari promossa da Cgil, Udu e Sunia, sono il 29% del totale gli studenti universitari che si trovano in una situazione di “grave difficoltà economica nel pagare affitto e bollette” e per questo è necessario “un intervento urgente”. “Stiamo raccogliendo risposte da tutta Italia da parte di studenti che non riescono a permettersi tutti i rincari e in moltissimi ci segnalano enormi difficoltà nel trovare alloggio” spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu. “Il 56% lamenta costi troppo elevati, il 47% condizioni non dignitose degli appartamenti, il 41% la carenza di alloggi. Ma ci sono altri elementi che rappresentano un problema: il 14% segnala di trovare quasi soltanto alloggi per studentesse. A pesare sono anche le truffe, basti pensare che il 46% dei rispondenti dichiara di essere incappato in annunci falsi. Abbiamo anche ricevuto 246 segnalazioni di razzismo”, conclude la coordinatrice.

Il quadro delineato preoccupa anche le organizzazioni sindacali. Gli universitari “Sono una delle categorie in maggiore difficoltà economica e la spesa più consistente è sicuramente quella dell’alloggio, che di conseguenza erode risorse a migliaia di famiglie”, dice Daniela Barbaresi, segretaria confederale della Cgil. Il segretario generale del Sunia, Stefano Chiappelli, ha parlato di “diritto alla casa e diritto allo studio continuamente violati”, soffermandosi poi sull’enorme quantità di affitti in nero che, nonostante diminuiscano le tutele effettive degli inquilini, verrebbero accettati da quasi il 40% dei rispondenti pur di risparmiare sulle spese complessive. “È evidente che lo studente è la parte debole del rapporto contrattuale e deve essere maggiormente tutelato dai soprusi e dalle speculazioni di un mercato locatizio fuori controllo” conclude Chiappelli. “Il governo continua a concentrare gran parte delle risorse sugli studentati privati, finanziando camere che arrivano a costare fino a 1000 euro al mese. Bisogna cambiare strada e investire seriamente nelle residenze universitarie pubbliche” aggiungono in conclusione il sindacato confederale e il sindacato degli inquilini.

Articolo Precedente

Istat verso forte revisione al rialzo del pil 2021. Attesa per il verdetto Eurostat sulla contabilizzazione del Superbonus nel 2023

next
Articolo Successivo

Boom dei costi di badanti e baby-sitter: il caro prezzi si abbatte anche sui servizi di assistenza domestica

next