Il giudice del Lavoro di Roma ha ritenuto “illegittimo” il licenziamento del pilota di Ita Airways che si è addormentato mentre era alla guida di un aereo tra New York e Fiumicino. A rivelarlo è Repubblica: la sentenza risale a luglio scorso, ma la vicenda è stata riferita da un deputato della commissione Trasporti nelle scorse ore. Il giudice Luca Redavid ha disposto il reintegro del pilota e, inoltre, avrà diritto a ricevere gli stipendi che gli erano stati negati, cioè quelli successivi al giorno del licenziamento, il 26 maggio 2022, oltre ai “contributi assistenziali e previdenziali”.

Il giudice del lavoro non è entrato nel merito della vicenda: si è limitato a riportare le parole contenute nella lettera di licenziamento, contestando le modalità con cui è stato formalizzato l’allontanamento del pilota. Secondo Ita, quei minuti di sonno alla guida di un aereo avrebbero provocato “un gravissimo rischio per la sicurezza del volo e dei passeggeri”: questa potrebbe pure costituire una “giusta causa” per licenziare il pilota, secondo quanto disposto dall’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori, ma quello stesso articolo obbliga a rispettare un dato binario procedurale.

La compagnia era tenuta a una “preventiva contestazione dell’addebito”, cioè a inviare al dipendente una lettera in forma scritta, così da rendere “certa e immutabile” la contestazione. Solo dopo cinque giorni dal recapito della lettera l’azienda può disporre a tutti gli effetti il licenziamento. In caso di mancato rispetto di tutta questa procedura, al lavoratore non è consentito di “difendersi adeguatamente”, e dunque la procedura è “inesistente” e “il fatto contestato non esiste a priori”. Adesso Ita ha due possibilità: riavviare la procedura nelle modalità corrette oppure trovare un accordo per chiudere la faccenda.

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