“La scuola italiana, nel suo complesso, è una grande realtà. Dispone di grandi energie. È ricca della passione, della cultura, della dedizione di insegnanti, di dirigenti, di personale addetto. Come ogni anno rammentiamo che non mancano problemi, lacune e insufficienze, spesso tamponate dall’impegno quotidiano del personale docente e non docente. Non sempre si riesce ad attribuire al sistema educativo risorse e investimenti adeguati. Ma cresce, in ogni ambiente, la consapevolezza del valore strategico della formazione: per la realizzazione personale dei ragazzi, per le loro future prospettive di lavoro, per la acquisizione di una coscienza civile e democratica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023-2024, a Forlì. “La scuola è la prima e la più importante risposta al degrado – ha continuato il Capo dello Stato – È la buona scuola lo strumento più efficace e prezioso di cui la Repubblica dispone per creare e diffondere tra giovani generazioni una cultura della legalità, della convivenza, del rispetto. Dobbiamo incoraggiare il lavoro di tanti insegnanti, entusiasti e volenterosi – aggiunge – aiutare la loro strada per camminare insieme agli studenti, evitando che cambino ogni anno, con la necessità di ricostruire ogni volta il rapporto con loro. Assicurando loro condizioni economiche adeguate e restituendo pienamente alla loro funzione il prestigio che le compete nella società e che talvolta è messo in discussione da genitori che non si rendono conto di recar danno ai propri figli”.

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