“Ogni cosa che succede a Milano è enfatizzata all’estrema potenza, ciò nonostante c’è da lavorare”. Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha risposto nel day after della rapina di cui è rimasto vittima Carlos Sainz, pilota della Ferrari, accerchiato in pieno centro nel tentativo di sfilargli un orologio Richard Mille del valore di 300mila euro. “Ormai non credo che sia un tema di percezione della realtà, la sicurezza è un problema, bisogna e continueremo a lavorare”, ha aggiunto il primo cittadino. A chi gli ha chiesto se Milano oggi sia meno sicura rispetto al passato, Sala ha risposto che “è il mondo che è meno sicuro rispetto al passato” e “basta vedere cosa succede in tutte le città del mondo”. Tuttavia, ha aggiunto, “se non si capiscono le cause per come tutto ciò avviene si fa un errore” perché “bisogna controllare e reprimere” ma “non è sufficiente”.

Il sindaco ha poi detto di avere “qualche idea per rafforzare il sistema” e ha garantito di essere “all’opera con i miei”, avvertendo però che “ovviamente deve essere un rapporto collaborativo, con questura e prefettura”. Servirebbe, comunque, un aiuto in più dal governo: “Io lo chiedo da sempre. Poi, diciamoci la verità, le nostre forze dell’ordine hanno visto in questi ultimi anni una riduzione degli organici. Ora mi sembra ci sia un tentativo di invertire la tendenza, resta il fatto che tra quelli che vanno in pensione e quelli che escono, servono più organici. Così come anche in altri settori, dalla scuola alla sanità. Ma il controllo con tutta la tecnologia disponibile va fatto con uomini e donne in campo in divisa. Io lo chiedo da sempre, speriamo – ha concluso – di ottenerlo”.

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