Abbassare la soglia di sbarramento per le elezioni Europee: non più al 4% ma al 3. Quella che era solo un’ipotesi adesso potrebbe diventare realtà. Fratelli d’Italia, infatti, ha aperto alla possibilità di modificare la legge elettorale per Bruxelles, in vista del voto previsto nel giugno del 2024. Il dialogo tra maggioranza e alcuni partiti di opposizione è già in corso e nei prossimi giorni sono previsti nuovi incontri sul tema. Lo confermano alle agenzia di stampa sia fonti di centrodestra che fonti dei partiti di minoranza, spiegando che un accordo non è lontano.

La sponda di Fdi contro Pd e M5s – La trattativa si è sviluppata in Senato su input dell’Alleanza Verdi Sinistra, con il coinvolgimento del ministro per l’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, cognato di Giorgia Meloni ed esponente di spicco del principale partito di maggioranza. Il dossier, insomma, è seguito dai colonnelli di Fdi. Ecco perché un altro autorevole esponente del partito di Meloni spiega che non c’è “alcuna preclusione” alla modifica a favore dei partiti più piccoli. A beneficiarne sarebbero le forze come il cartello di liste guidato da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. L’idea di abbassare lo sbarramento, infatti, nasce proprio dall’Alleanza Verdi Sinistra e ha trovato la sponda della maggioranza visto cge andrebbe a indebolire il Pd e il Movimento 5 stelle. I due principali partiti di opposizione sono sicuri di superare largamente l’attuale sbarramento. Obiettivo che, in caso di un abbassamento della soglia, potrebbe essere raggiunto anche dai partiti più piccoli della coalizione. In questo modo, dunque, è evidente che a perdere seggi potrebbero essere i partiti di Elly Schlein e di Giuseppe Conte.

L’assist a Renzi? – A beneficiare di uno sbarramento al 3% sarebbe anche Italia viva di Matteo Renzi, che proprio oggi ha annunciato di volersi candidare alle Europee, nel collegio di Milano, con il brand Il Centro. Dopo l’esperienza della Politiche, infatti, l’ex premier non intende più presentare liste insieme all’ex alleato Carlo Calenda: l’abbassamento della soglia, dunque, potrebbe fare comodo sia a lui che al leader di Azione. Ecco perché i rumors suggeriscono che il via libera di Fdi alla modifica della legge elettorale per le Europee ha l’obiettivo di favorire un atteggiamento più morbido in Parlamento su alcuni dossier cari al governo. Soprattutto dopo che nelle scorse settimane si è registrato un atteggiamento critico di Forza Italia su alcuni provvedimenti, come la tassazione degli extraprofitti delle banche. Non è un caso che proprio Forza Italia ha fatto sapere non aver partecipato fino ad ora ad alcuna interlocuzione sul fronte dello sbarramento per Bruxelles.

La smentita dei renziani – In questo senso, dunque, la sponda del partito di Meloni a Sinistra italiana sarebbe anche un assist a Renzi. Una ricostruzione che Italia Viva smentisce, con Raffaella Paita che annuncia l’opposizione del partito di Renzi ad un progetto del genere perchè – spiega – non si deve avere paura del voto. “Italia Viva si opporrá. Lo sbarramento deve restare al 4%. Quando un progetto è credibile, non si deve avere paura del voto dei cittadini”, scrive su twitter la renziana. Resta da vedere cosa succedere quando la proposta di riforma delle legge elettorale arriverà in Parlamento.

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