In un’audace mossa, Reggio Emilia si è impegnata a difendere i diritti dei rifugiati attraverso un innovativo programma di formazione. Organizzato dal “Progetto Rosemary” del Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con la cooperativa sociale L’Ovile e Dimora d’Abramo, il corso affronta le problematiche dello sfruttamento sul lavoro. La formazione di due ore, tenuta presso l’Hub di Pronta Accoglienza per rifugiati di Cooperativa Sociale L’Ovile in via Guittone d’Arezzo, ha coinvolto 13 rifugiati pakistani.

L’obiettivo: informare i rifugiati sui loro diritti e su come riconoscere la differenza tra lavoro con e senza contratto. L’iniziativa arriva in un momento cruciale, poiché i rifugiati in Italia stanno ora cercando impiego dopo aver ottenuto documenti legali. L’idea di fornire consapevolezza sui diritti dei lavoratori è una luce guida verso l’integrazione e l’empowerment. Con i futuri incontri pianificati per rifugiati provenienti da varie nazioni giunti in Italia nel 2023, l’impulso per un futuro più giusto e sostenibile è in moto.

Ho frequentato la formazione come mediatore culturale, i moderatori della formazione sono Giovanna Bondavalli e Sara Fioresi, da anni impegnate sul territorio per combattere lo sfruttamento sul lavoro. La formazione è divisa in due parti:

Prima parte: Formazione sul Lavoro

Nella prima parte dell’incontro, abbiamo fatto le domande agli ospiti riguardo il loro percorso nel mondo lavorativo in Pakistan, durante il viaggio soprattutto in Libia, e attualmente in Italia. Poi abbiamo spiegato la differenza tra il Pakistan e l’Italia nel mondo lavorativo e i diritti al lavoro. Si è discusso dell’importanza della formazione sul posto di lavoro. L’interattività è stata un elemento chiave, con dibattiti costruttivi e riflessioni personali dalla parte dei partecipanti che hanno arricchito la discussione.

Seconda parte: Sfruttamento sul Lavoro

Nella seconda parte, l’attenzione si è spostata sul tema dello sfruttamento sul lavoro. Grazie al video realizzato dal Progetto Rosemary, abbiamo spiegato agli accolti la differenza tra lavoro regolare e irregolare. Sono stati esaminati casi concreti e statistiche inquietanti per quanto riguarda lo sfruttamento, mancanza di condizioni di lavoro adeguate e violazioni dei diritti dei lavoratori. Questa parte dell’incontro ha sollevato molte domande e riflessioni riguardo alle strategie per contrastare lo sfruttamento e tutelare i lavoratori. L’importanza delle leggi sul lavoro e delle organizzazioni sindacali è stata enfatizzata, suscitando un vivace scambio di opinioni tra i partecipanti.

Personalmente ritengo che sia di importanza fondamentale questo genere di iniziative, che danno la possibilità alle persone che vengono da un contesto sociale e lavorativo diverso di conoscere bene anche il mondo lavorativo – e i diritti che con molta fatica e sacrifici si sono solidificati nel nostro contesto sociale – e quello democratico, tanto da essere il principio fondamentale della Costituzione della nostra repubblica.

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