È stato fermato nella notte mentre tentava di scappare dopo aver ucciso a bastonate l’80enne Nicola Pasquarella a Sassari. Il presunto assassino, Antonio Luigi Fiori 48enne di Sassari, ha agito probabilmente per motivi di gelosia nei confronti della vittima, cercando poi di bruciare il corpo di Pasquarella nel tentativo di cancellare ogni traccia del delitto. Il corpo semi carbonizzato della vittima è stato trovato il 26 agosto in un dirupo in via Piandanna, mentre secondo la ricostruzione sarebbe stato ucciso nel boschetto vicino al polo scientifico dell’università, di fronte all’orto botanico. Inizialmente, non è stato possibile accertare l’identità dell’uomo dal momento che il corpo non era riconoscibile.

Le cause della morte sono state accertate solo in un secondo momento grazie al lavoro di inquirenti e medici legali, coordinati dalla pm della procura di Sassari, Laura Senatore. Secondo i dettagli e le ricostruzioni fornite dalle autorità, sia l’anziano ucciso che l’uomo arrestato non hanno una fissa dimora e utilizzavano il boschetto dove è avvenuto l’omicidio per dormire. La notizia del ritrovamento del corpo è stata data da una donna che, in stato confusionale, ha chiamato il 113 indicando la presenza di un corpo nel boschetto di via Piandanna.

Fiori, dopo l’omicidio, avrebbe raggiunto l’abitazione della vittima per prendervi del denaro e il bancomat, da qui l’accusa di furto. Gli investigatori della Squadra mobile stanno ancora lavorando per ricostruire dettagliatamente quanto accaduto due settimane fa, quando i due si sono incontrati in quel bosco davanti all’Orto Botanico dove spesso Fiori dormiva e hanno avuto la discussione. Il 48enne, secondo quanto accertato dalla polizia, avrebbe afferrato un bastone e colpito alla testa e al collo l’80enne, uccidendolo. Una volta morto, ha spostato il cadavere spingendolo in fondo a un dislivello del terreno e poi lo ha bruciato con la benzina per cancellare le prove.

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