L’eliminazione dell’isolamento dei positivi da parte del governo è stata accolta dalla comunità scientifica italiana con prudenza perché tutti gli esperti – virologi, infettivologi e immunologi – hanno sottolineato la necessità che per settembre sia pronta una adeguata campagna vaccinale, soprattutto per gli anziani, per i fragili e gli immunodepressi. “Da tempo i contagi Covid notificati non crescevano, ma da metà luglio la tendenza si è invertita e potrebbe non essere un’oscillazione momentanea bensì un vero trend almeno di medio termine, come conferma l’andamento dell’indice di replicazione diagnostica, arrivato al 3 agosto al 140% (ovvero per ogni diagnosi si stima che se ne replicano 1,4) e sembra intenzionato a crescere ancora. Di pari passo, da metà luglio anche i ricoverati sono aumentati”sottolinea l’epidemiologo Cesare Cislaghi, che aggiunge: “la reazione delle istituzioni incredibilmente è stata quella di eliminare l’isolamento dei soggetti contagiosi” ma “invitiamo a rispettarlo ugualmente” in caso di positività. A leggere l’ultimo bollettino del ministero della Salute, in effetti il trend si nota eccome: nella settimana tra il 28 luglio e il 3 agosto sono stati 5.732 nuovi casi, la settimana precedente erano statu 4129; deceduti 41 e sette giorni prima 25, i tamponi 138.232 e la settimana precedente 142.987 con rispettivamente yba tasso di positività si 4,1% e 2,9%.

Nel mese di luglio i decessi Covid sono stati 145, che potevano magari essere evitati se non si fossero contagiati. “L’andamento dei decessi non è ancora in chiara crescita come i contagiati e i ricoverati, ma sappiamo che si dovrà aspettare la metà di agosto per vedere se anche la mortalità è cresciuta“, precisa Cislaghi. “Incomprensibile” è per Cislaghi in questo contesto la decisione di eliminare l’isolamento: “Molti infettivologi, igienisti ed epidemiologi avevano detto che era meglio aspettare, ma il Governo il 7 agosto ha voluto mandare in vacanza anche i contagiati. Ormai i contagi saranno affari personali che non riguarderanno più le istituzioni”.

Quanto alle cause dell’aumento dei contagi registrati nell’ultimo monitoraggio, “sarebbe importante avere altre indicazioni come quelle ricavabili dalle acque reflue” per capire se si tratti di un aumento reale di casi o solo dei test effettuati. “Le statistiche attuali sottostimano la circolazione del virus e quindi una variazione dei valori e quindi potrebbe essere dovuta a fattori comportamentali”. Ma se, come sembra, l’attuale crescita non è solo una crescita di notifiche ma “se dovesse invece portare a una nuova ondata epidemica”, conclude l’epidemiologo, “sarà molto difficile che la popolazione accetti nuove misure dopo queste dichiarazioni del Governo.”

Sars-CoV-2 “continua a circolare in tutti i paesi, continua ad uccidere e a cambiare” dice il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante la conferenza stampa a Ginevra sulle emergenze sanitarie globali, rilanciando il tema che la pandemia non è finita e l’Oms “continua a valutare alto il rischio di Covid-19 per la salute pubblica globale”. “Tre mesi fa ho dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria globale per Covid-19, anche se ho affermato che rimane una minaccia per la salute globale -ha ricordato Tedros – Da allora, a livello globale il numero di casi segnalati, ricoveri e decessi, ha continuato a diminuire. Tuttavia il numero di Paesi che ci riportano i dati è diminuito in modo significativo. Nell’ultimo mese solo il 25% dei Paesi ha segnalato decessi per Covid all’Oms e solo l’11% ha segnalato ricoveri ordinari e in terapia intensiva. Questo non significa che gli altri Paesi non registrino morti o ricoveri, significa che non li stanno segnalando all’Oms”.

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