“Su queste cose sono molto ebrea…”. La frase è stata pronunciata dall’assessora alla Cultura della giunta di destra di Ancona, Anna Maria Bertini, per giustificare le sue doti di oculatezza nello spendere i fondi di bilancio e in città ha scatenato un vero e proprio putiferio. La dichiarazione infatti, è stata fatta durante una conferenza stampa convocata per illustrare il programma dell’assessorato tecnica in quota Fratelli d’Italia. La comunità ebraica del capoluogo marchigiano, presa coscienza della cosa nel giorno dello shabbat, ha annunciato che chiederà spiegazioni a Bertini, sebbene abbia catalogato la sua dichiarazione come una semplice ‘uscita infelice‘: “È nuova, siede al suo posto da pochi mesi, speriamo non accada più”, si è limitato a dire il vicepresidente della comunità, Daniele Tagliacozzo. Intanto l’opposizione in consiglio comunale, da Azione alla sinistra di Altra Idea di Città, si è mossa in maniera unitaria: “Di fronte a tanta inadeguatezza il sindaco Daniele Silvetti farebbe bene a valutare la richiesta di dimissioni a Bertini”.

La conferenza stampa di Bertini era quella successiva alla decisione del vicesindaco, con delega al bilancio, Giovanni Zinni, di affidare appena 250mila euro alla cultura nel primo assestamento di bilancio a quarantacinque giorni dalla formazione della prima giunta di destra della storia anconetana. Soldi insufficienti per gestire tutto il cartellone estivo e le importanti rassegne autunnali. Per non creare scontenti Bertini ha applicato un taglio lineare del 50% a tutte le iniziative, a partire da quello principale, il festival Kum! di Massimo Recalcati, l’evento clou, ormai fidelizzato con la città. Kum! costava al bilancio 150mila euro e così Recalcati, dopo tanti anni, ha annunciato la fuga del festival da Ancona (forse diretto a Pesaro, capitale della cultura 2024, dove resiste una delle ultime roccaforti rosse d’Italia con Matteo Ricci).

In un colpo solo Ancona ha perso Kum!, evento di respiro nazionale, ma anche La Mia Generazione Festival di Mauro Ermanno Giovanardi e altre rassegne minori: “La vecchia giunta non ha lasciato un euro in cassa per il secondo semestre 2023 e quando siamo arrivati noi ci siamo dovuti inventare una variazione di bilancio – hanno precisato Zinni e Bertini -. Servivano soldi per il sociale, per il verde pubblico, per le manutenzioni, per il decoro della città, tutte voci che la vecchia amministrazione di sinistra aveva dimenticato”. Anna Maria Bertini è stata nominata assessore alla cultura all’alba del giorno della presentazione della squadra di Silvetti. Poche ore prima, con un autentico colpo di mano, Carlo Ciccioli, capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, aveva minacciato di far saltare la giunta se fosse passata la linea ‘morbida’ di Acquaroli, dell’on. Gostoli e dello stesso Silvetti (Forza Italia), non invitato a quel vertice: “Ho fatto proprio un bel lavoro” era stato il commento di Ciccioli durante il solenne giuramento a Palazzo del Popolo della giunta con dentro Anna Maria Bertini.

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