Hanno preferito dimettersi preventivamente, senza aspettare che fosse la legge a privarli del loro ruolo di vertice al Centro Sperimentale di Cinematografia. La presidente Marta Donzelli e le consigliere di amministrazione Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti hanno lasciato i loro incarichi, senza attendere la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento. “Un grande augurio va agli allievi della Scuola Nazionale di Cinema che sono un’eccellenza del nostro paese e rappresentano il futuro del nostro cinema e dell’industria audiovisiva”, hanno scritto nella nota che ha accompagnato le dimissioni.

La riforma della governance del Centro è stata varata da un emendamento della Lega al decreto legge n. 75/2023. L’approvazione ha portato il Comitato scientifico dell’istituzione sotto il controllo del governo: il presidente e tre dei componenti verranno designati dal ministero della Cultura, un componente a testa sarà indicato dai ministri dell’Istruzione, dell’Economia e dal dicastero dell’Università.

Donzelli, Capotondi e Ponti hanno poi ricordato la figura di Andrea Purgatori: “Al nostro fianco nel CdA, fino alla sua prematura e drammatica scomparsa lo scorso 19 luglio, è stato un insostituibile compagno di viaggio, nell’affrontare una sfida nuova e particolarmente complessa, a favore di una delle più importanti e antiche istituzioni culturali del nostro Paese, una Fondazione i cui due settori fondamentali sono la Scuola Nazionale di Cinema, dedicata all’alta formazione nel campo del cinema e dell’audiovisivo, e la Cineteca Nazionale”, scrivono.

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