C’è chi in una coppia trova nel partner il suo antizanzare naturale. Sì, perché inspiegabilmente (almeno in apparenza), le zanzare vanno tutte dall’altra/o e risparmiano voi. Il perché di questo comportamento ha prodotto tante ipotesi, spesso frutto di miti, tra cui “Ha il sangue dolce” è la più gettonata. Ma “sebbene la credenza popolare affermi che le zanzare pungano soltanto le persone con il sangue dolce, alcuni studi scientifici hanno dimostrato che non esiste un unico elemento a determinare chi siano le prede più appetibili per le zanzare, ma si tratti di una combinazione di fattori – che includono caratteristiche fisiche e abitudini – a rendere alcune persone più predisposte di altre a essere morse da questi insetti”, spiega Santo Raffaele Mercuri, Primario di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, che sul sito del San Raffaele affronta il tema del fastidioso comportamento delle zanzare.

Colori preferiti per farvi pungere
Tra i diversi elementi che possono attirare le zanzare, c’è il colore. Per esempio, uno studio pubblicato su Nature Communications ha scoperto che le zanzare, per scegliere la preda, si basano sul rosso: le attrae più di tutti. Nell’esperimento, alle zanzare è stato fatto vedere un piccolo punto colorato al centro dell’ambiente. Le femmine (solo queste si nutrono di sangue) hanno ignorato i bersagli di colore verde, blu o viola, mentre sono volate immediatamente verso quelli rossi, arancioni o gialli. Il motivo? La nostra pelle, indipendentemente dalla quantità di pigmentazione che presenta, emette un “segnale” luminoso a lunghezze d’onda troppo alte per gli occhi di noi umani, ma non per i sensi delle zanzare. Un dato in buona parte confermato anche da Mercuri, che sottolinea come le zanzare “prediligano, nell’ordine: nero, rosso, grigio e blu; richiamano invece meno la loro attenzione il kaki, il verde e giallo”.

Più Co2, più zanzare
“La traccia per eccellenza seguita dalle zanzare è senz’altro l’anidride carbonica che il nostro organismo produce con la respirazione e la traspirazione”, continua l’esperto. “Grazie ad alcuni recettori nelle loro mascelle, questi insetti riescono a identificare la presenza di anidride carbonica emessa da qualcuno che si trova fino a 50 metri di distanza. Ne consegue che i soggetti che producono CO2 in maggiore quantità saranno i bersagli ideali”. Ecco perché le persone in sovrappeso e coloro che fanno molta attività fisica attirano di più le zanzare: la “colpa” è di un loro maggiore scambio ossigeno/anidride carbonica.

Acido lattico e sudore
“Oltre all’anidride carbonica, le zanzare percepiscono l’odore dell’acido lattico (si forma nei muscoli dopo un’intensa attività fisica), dell’acido urico, dell’ammoniaca e di altre sostanze che espelliamo attraverso il sudore”, sottolinea Mercuri. “È proprio quest’ultimo a essere un altro fattore predisponente alle punture di zanzara. Ne consegue che le persone che tendono a sudare maggiormente, hanno proporzionalmente una maggiore probabilità di essere morse”.

Attenzione all’alcol
Consideriamo che il sudore e il nostro odore sono influenzati da quello che mangiamo e beviamo. “L’alcol, e in particolare la birra, tende a modificare gli odori che i soggetti emanano, aumentando in maniera significativa la probabilità di divenire prede per questi fastidiosi insetti. Si è scoperto, infatti, che dopo avere bevuto una classica lattina da 33 centilitri si aumentino le probabilità di essere punti”, continua l’esperto. Al contrario, alcuni alimenti che presentano alte concentrazioni di vitamine del gruppo B (B1 e B6) e di vitamina C, per esempio l’aglio, alterano il nostro odore corporeo e il nostro sudore, con il risultato di allontanare le zanzare.

Assalto a piedi e caviglie
Perché spesso le zanzare sono attirate da piedi e caviglie? La spiegazione sta in parte nella presenza di batteri sulla nostra pelle, in particolare le colonie che si formano su piedi e caviglie. “E anche dal quantitativo di colesterolo e steroidi presente sulla nostra pelle: le persone con più alte concentrazioni attirano di più le zanzare”.

Il tipo di sangue, alle fine conta
E se da un lato il discorso del “sangue dolce” non ha una base scientifica, il gruppo sanguigno di appartenenza svolge un ruolo nell’attirare le zanzare. Se siete del gruppo 0, sappiate che le zanzare femmina lo considerano più “gustoso” di qualsiasi altro gruppo sanguigno. “Sempre per questioni genetiche, circa l’85% delle persone produce un segnale chimico attraverso la pelle che indica il proprio gruppo sanguigno. Le zanzare sono attratte maggiormente da questo 85% di secretori rispetto al restante 15% della popolazione che, al contrario, non emette alcun segnale odoroso attraverso la propria pelle circa il gruppo sanguigno di appartenenza”, spiega Mercuri.

Un aiuto dai repellenti naturali (e non è il vostro partner)
Se quindi siete tra le persone che non vogliono rinunciare a certi colori, fanno attività fisica e sudano, ecc. potete scegliere di difendervi dalle punture, magari con repellenti naturali: “Se ne può preparare uno interamente naturale e adatto agli adulti e ai bambini”, ci spiega Lucia Cuffaro, esperta di autoproduzione e conduttrice della rubrica di autoproduzione eco a Unomattina in Famiglia su Rai1. “Per realizzarlo si prende una bottiglietta, meglio se di vetro scuro, con dosatore spray, e si introducono 100 ml di olio di Neem e 50 ml di gel d’Aloe vera. L’olio di Neem è un efficace repellente contro le punture degli insetti. Si trova nelle erboristerie e nei negozi bio. Il gel d’Aloe vera è rinfrescante e lenitivo e serve anche per far assimilare l’olio. Va agitato prima dell’uso e se ne spalma qualche goccia sulle parti del corpo esposte agli insetti, più volte al giorno. Il risultato è eccellente e il prodotto si conserva per 5 mesi”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Caldo record, attenzione al segnale della “testa vuota”: ecco cosa fare quando l’afa ci fa sentire spossati, con nausea e capogiri

next
Articolo Successivo

“Attenzione a questi disinfettanti usati per le pulizie, possono causare infertilità, asma e dermatiti”: ecco i prodotti nel mirino

next