Una palazzina di due piani è crollata a Matera mentre gli operai che stavano lavorando alla sua ristrutturazione erano in pausa pranzo. Il crollo è avvenuto in via Beccaria, nella zona centrale della città. Nelle vicinanze è stato evacuato per precauzione un altro edificio e due strutture sanitarie hanno sospeso l’attività. Ecco l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Cronaca - 31 Luglio 2023
Crolla un palazzo in ristrutturazione a Matera: gli operai erano in pausa pranzo. L’intervento dei vigili del fuoco – Video
La Playlist Cronaca
- 15:40 - **Governo: Schlein a petrolchimico Marghera, 'Eni dismette con assenso Meloni'**
Roma, 24 gen. (Adnkronos) - "Ai cancelli del Petrolchimico di Marghera a Mestre, insieme ai lavoratori dello stabilimento. Eni sta dismettendo la chimica di base in Italia con l’assenso del governo Meloni, che resta a guardare. La completa mancanza di un piano industriale sta condannando il paese alla subalternità, anche per i costi insostenibili dell’energia. Non possiamo permetterlo. Grazie a questi lavoratori per l’incontro, il Pd è al loro fianco". Lo scrive Elly Schlein su Instagram postando le foto dell'iniziativa a Marghera.
- 15:13 - Sanità: Moretti (Pd), 'su Oms pagliacciata Lega per distrarre da disastri Salvini'
Roma, 24 gen (Adnkronos) - "Se la Lega pensa di scimmiottare Trump con una proposta assurda per uscire dall’Oms significa non solo che siamo alla follia, ma che Salvini, tramite i suoi sodali, cerca una grande arma di distrazione dal disastro che sta facendo sui trasporti, con il caos quotidiano dei treni e il millantato sabotaggio delle linee ferroviarie". Lo dice la vice capo delegazione del Pd a Bruxelles Alessandra Moretti.
"La proposta è delirante e va derubricata per quello che è: una pagliacciata propagandistica della Lega. Quante ne abbiamo viste in questi anni? Bisogna investire sempre di più in sanità, visto che più di un milione di italiani rinuncia a curarsi. Tra l’altro, basterebbe un po’ di buon senso per capire che i virus, cui sempre di più siamo esposti, non si fermano davanti ai muri di cartone dei sovranisti ma viaggiano oltre i confini", prosegue.
"Uscire dall’Oms significa mettere a rischio la vita dei cittadini e perdere un riferimento che esiste dal secolo scorso e che ha contribuito a tenere sotto controllo i rischi planetari infettivologici. Dopo l’esperienza del Covid abbiamo bisogno di più coordinamento e collaborazione internazionale contro le minacce alla salute. Ci opporremo in ogni modo a questa iniziativa e ad ogni altra che metta in pericolo la salute dei cittadini, già minata dai tagli del governo alla sanità", conclude.
- 15:11 - Scuola: Piccolotti, 'osceno mercato svelato da Fanpage deve essere smantellato'
Roma, 24 gen. (Adnkronos) - "L’inchiesta di Fanpage 'La Cattiva Scuola' sul mercimonio dei titoli, mostra la realtà di una corruzione la cui esistenza non era difficile immaginare. Ormai da molti mesi noi di Alleanza Verdi Sinistra parliamo di un "mercato dei titoli" in relazione a istituti e università telematiche che stanno operando, nel migliore dei casi, per semplificare corsi ed esami e, nel peggiore, per falsificarli e venderli". Lo afferma Elisabetta Piccolotti di Avs.
"Presenteremo già oggi un’interrogazione al Ministro Valditara - prosegue la parlamentare rossoverde della commissione Cultura di Montecitorio - ma vogliamo chiarire fin da subito che, se la risposta dello stesso dovesse essere l’annuncio di nuovi controlli, questa sarebbe del tutto insufficiente. I controlli, infatti, non bastano: servono riforme che ripristinino la centralità dell’istruzione conseguita presso università pubbliche e in presenza. Il sistema pubblico d’istruzione è, infatti, l’unico che per sua natura garantisce che il merito non sia piegato al profitto e che i vincenti non siano sempre coloro che hanno maggiori capacità economiche".
"Le soluzioni ci sono: gli esami per l’acquisizione di titoli con valore legale devono svolgersi sempre di fronte a commissioni composte da personale pubblico, e le università telematiche devono trasformarsi in fondazioni senza scopo di lucro, come prevede una nostra proposta di legge. Se Valditara vuole dare un senso al “merito” che ha voluto inscrivere nel nome del suo Ministero, ora - conclude Piccolotti - agisca per difenderlo cancellando con riforme coraggiose questo osceno mercato dei titoli".
- 15:10 - **Parlamento: Consulta, caso Almasri e armi a Kiev nell'Odg della nuova settimana**
Roma, 24 gen (Adnkronos) - L'ennesima convocazione del Parlamento in seduta comune sui giudici della Consulta, il caso Almasri e il decreto per l'invio di armi a supporto dell'Ucraina sono i temi principali della prossima settimana dei lavori parlamentari.
A Montecitorio l'aula riprende lunedì 27 gennaio con, tra i temi in esame, l'avvio della discussione sulla Pdl sulla 'partecipazione al lavoro - per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori'. Da martedì, dopo il via libera del Senato, approda alla Camera il decreto sull'invio di armi a Kiev. Mercoledì pomeriggio (16,30) è invece all'Odg l’informativa urgente del ministro dell’interno Matteo Piantedosi sul caso di Najeem Osema Almasri.
Giovedì mattina, alle 9, si riunirà invece il Parlamento in seduta comune per l’elezione di quattro giudici della Corte costituzionale ancora mancanti. La chiama avrà inizio dai senatori. Proprio a palazzo Madama i lavori riprendono martedì alle 16,30 con la discussione di una serie di mozioni tra cui quella sul riconoscimento della Palestina, sui rincari del prezzo dell'energia elettrica, sull'autonomia differenziata. Sia alla Camera che al Senato sono confermati i tradizionali appuntamento con il Question time e gli atti di sindacato ispettivo.
- 15:07 - C.sinistra: Magi, 'strada Franceschini percorribile ma occhio a scelte Meloni su Rosatellum'
Roma, 24 gen (Adnkronos) - "Le osservazioni di Franceschini, come sempre, sono perspicaci e utili. Ricordo che, nella storia recente, quello di cui parla lui è avvenuto nel 2018 quando nacque il governo gialloverde con forze politiche che non avevano condiviso nemmeno un accordo tecnico-politico sui collegi uninominali". Lo dice Riccardo Magi, segretario di +Europa, commentando la proposta contenuta nell'intervista di Dario Franceschini sulle alleanze nel centrosinistra.
"E' una strada percorribile, sicuramente di lettura minimale del vincolo che lega forze che decidono di presentare candidati comuni nei collegi uninominali e che enfatizza l'aspetto proporzionale del Rosatellum, una pessima legge che mischia proporzionale e maggioritario", spiega all'Adnkronos Magi.
"Non so se altri, dalle parti della maggioranza, abbiano in queste ore la tentazione di provare a modificare la legge elettorale in direzione decisamente più proporzionale, sarebbe un segnale di debolezza da parte di Giorgia Meloni", sottolinea ancora il segretario di +Europa.
- 15:05 - **C.sinistra: Bonelli, 'caro Dario non sono d'accordo, serve un'alleanza'**
Roma, 24 gen. (Adnkronos) - "Caro Dario no, non sono d'accordo". Angelo Bonelli, leader dei Verdi e daputato di Alleanza Verdi e Sinistra, interpellato dall'Adnkronos boccia la proposta di Dario Franceschini. Per due motivi inanzitutto. Il primo tecnico, la legge elettorale. "Marciare divisi? Serve un proporzionale puro. Possiamo anche proporlo, ma la destra di Meloni lo vuole? Non credo".
Il secondo strettamente politico. "Non sarà l'Ulivo, non sarà il programma di 300 pagine dell'Unione, ma un minimo comun denominatore con cui presentarsi alle elezioni e battere la destra serve. E' quello che abbiamo fatto alle regionali in Sardegna, Umbria, Emilia. E quello su cui lavoreremo per le prossime regionali che ci attendono. Perchè lo stesso schema non deve valere per le politiche?". E c'è anche un terzo punto: il rischio che le mani libere prima del voto, lo restino anche dopo. "L'Ulivo non torna ma anche il tempo della maggioranze variabili, dei governi tecnici è finito".
Bonelli, marciare divisi come dice Franceschini? "Rispetto Dario che conosco da tempo ma no, non sono d'accordo. Intanto c'è un problema tecnico: l'attuale legge elettorale prevede una quota maggioritaria. Servirebbe comunque un qualche tipo di un accordo sui collegi uninominali. Ma senza un'alleanza, chi mi dice che il deputato che contribuisco a far eleggere - uno non di Avs, intendo- una volta eletto non passi con il centrodestra o non voti con la destra magari a favore del nucleare? Per me non è pensabile. Il tempo delle maggioranze variabili, dei governi tecnici è finito".
E allora lo schema resta quello della coalizione stile Unione? "No, su questo condivido quanto dice Dario. L'Ulivo non torna, è consegnato alla storia. E nemmeno l'Unione col suo programma di 300 pagine. Ma sì a un'alleanza fondata su un minimo comun denominatore: salari, sanità, ambiente. Punti condivisi che dicano agli elettori chi siamo, cosa proponiamo per battere la destra. Lo abbiamo fatto alle regionali, perchè non dovremmo farlo alle politiche?".
Anche per un minimo comun denominatore serve però un confronto. C'è il rischio, come dice Franceschini, di avvitarsi in discussioni infinite? "Ma magari si discutesse un po'... Noi di Alleanza Verdi e Sinistra siamo estremamente unitari e siamo pronti a discutere con le altre forze politiche. Qui il problema non è l'avvitamento in discussione infinite, ma semmai discutere di più".
Nel suo schema Bonelli c'è anche un candidato premier del minimo comun denominatore? "Certo. Poi le soluzioni si trovano: primarie, chi guida il partito che ha preso più voti... Le formule non mancano ma c'è un lavoro da fare prima. E ribadisco, noi di Avs siamo disponibili". Franceschini si rivolge anche a Forza Italia, che ne pensa? "Servirebbe un proporzionale puro e non credo la destra lo voglia. Ma poi Forza Italia non è una forza liberale e moderata, Forza Italia è appiattita totalmente su Giorgia Meloni. Basta sentire quello che ha detto ieri Tajani, ministro degli Esteri peraltro, sulla Corte penale internazionale che non sarebbe 'oro colato' quello che prescrive...".
- 15:03 - Cittadinanza: Comitato referendum si amplia, 'no scherzi su data voto e informazione'
Roma, 24 gen. (Adnkronos) - "Chiediamo al governo di non giocare sporco e di concordare la data del voto: non si facciano scherzi infilandola nei ponti del 1 maggio o del 25 aprile". Riccardo Magi ha preso parte alla conferenza stampa per l'allargamento del Comitato promotore del referendum sulla cittadinanza. Ai 75 soggetti che già ne facevano parte se ne sono aggiunti altri come Libera, Action Aid e Amnesty.
"Ci rivolgeremo anche alla commissione di Vigilanza Rai per chiedere che si avvii una informazione pubblica sul referendum e al governo di attivarsi immediatamente per il voto degli studenti e dei lavoratori fuori sede -ha detto ancora Magi-. La legge delega è ferma al Senato da molti mesi, la cosa è possibile. Non intendiamo essere rinunciatari su nulla, è troppo prezioso che questo referendum si volga con la massima attenzione e le garanzie".
Per Luigi Manconi, "dobbiamo e possiamo vincere. Questa possibilità è concreta, concretissima. Da oggi dobbiamo abbandonare ogni atteggiamento rassegnato, vittimistico, sconfortato. Vincere dipende solo ed esclusivamente da noi". Manconi, tra l'altro, ha sottolineato: "La legge attuale è del '92, all'epoca gli stranieri regolari erano circa mezzo milione, oggi sono 5 milioni e 200mila. Per questa società la legge è un ferro vecchio, un apparato che non può funzionare. Nel sistema scolastico ci sono 928mila stranieri, una enormità, è un oltraggio che non abbiamo gli stessi diritti, garanzie e tutele dei loro compagni di banco".
(Adnkronos) - Oltre ai rappresentanti delle varie associazioni sono intervenuti anche esponenti di alcuni dei partiti che sostengono il referendum. "La politica sta facendo un balletto vergognoso sulla cittadinanza, non affronta questo tema che riguarda centinaia di migliaia di persone e non va toccato alla leggera, parliamo di persone che legalmente risiedono sul nostro territorio e hanno diritti pieni", ha spiegato Giulia Pastorella, di Azione.
"Il referendum parla al futuro dell'Italia, che avrà un futuro economico e sociale se saprà integrare chi viene da fuori", ha sottolineato Benedetto Della Vedova (+Europa). "Abbiamo vinto il primo tempo, ora il secondo tempo lo dobbiamo affrontare e vincere sapendo che il tema è se far prevalere una societa multiculturale, di integrazione e diritti o una società chiusa che difende micragnosamente culture e tradizioni".
Secondo Angelo Bonelli, di Avs, "la campagna referendaria è importante per il Paese. Oggi i diritti sono calpestati, si parla di deportazioni, c'è il grande bluff della destra al governo che ci ha raccontato balle sui trafficanti di essere umani. Giorgia Meloni è la migliore alleata dei trafficanti al punto di fargli fare il giro turistico con gli aerei di Stato. Di fronte a questo scenario abbiamo il dovere di promuovere una mobilitazione culturale e politica e il referendum è l'occasione per farlo".