Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno permesso di risalire agli autori dell’atto vandalico compiuto nella notte tra il 22 e il 23 luglio nella Basilica Palladiana di Vicenza: si tratta di due soldati statunitensi di 29 e 23 anni, di stanza nella base americana “Del Din” di Vicenza. I due militari hanno imbrattato con della vernice rossa una colonna della Basilica, affrescandola con un’evidente scritta recante una sigla e un numero i cui significati non sono ancora stati chiariti. Un disegno analogo è stato trovato anche su un cartello informativo nella zona del teatro Olimpico.

L’identità dei responsabili è stata scoperta dai carabinieri del Nucleo Setaf della Caserma Ederle con la collaborazione dell’U.S. Department of Army Criminal Investigation Division. Quando è stato rintracciato, il 29enne era ancora in possesso della vernice rossa utilizzata per lo sfregio, ora sequestrata. Oltre al fascicolo penale in capo alla giustizia italiana – sono stati denunciati per il reato di imbrattamento di beni culturali – i due rischiano adesso anche un’indagine dall’autorità militare statunitense. L’annuncio sull’identità dei vandali è stato dato oggi dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, insieme al vicecomandante della Polizia locale Nives Pillan, durante un incontro con la stampa tenutosi davanti alla basilica. “In pochi giorni – ha detto il primo cittadino – siamo riusciti a risalire ai responsabili, due miliari della base americana Del Din che ieri hanno ammesso di essere stati presenti qui in piazza e di essere stati gli autori del deplorevole gesto, in particolare uno dei due, e pertanto colpevoli del reato penale”. I due militari – ha riferito il sindaco – hanno ammesso le loro responsabilità sostenendo di aver agito sotto l’effetto dell’alcol

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