Il centrodestra è tornato a dividersi in Veneto. Questo volta, però, non ci sono elezioni amministrative all’orizzonte. La coalizione di governo, infatti, si è spaccata sulla presentazione del libro di Alessandro Orsini, firma del Fatto Quotidiano e autore di Ucraina, critica della politica internazionale, edito da Paper first. Un saggio che il professore è stato invitato a presentare al consiglio regionale del Veneto. A invitarlo sono stati due esponenti della Lega: Luciano Sandonà e Roberto Ciambetti, che presiede il consiglio. Come racconta Il Gazzettino, però, Fratelli d’Italia ha chiesto ai suoi consiglieri di disertare l’incontro. “I nostri non parteciperanno alla presentazione del libro e alla lectio magistralis di Orsini, ma non perché si tratti di censura o altro, semplicemente perché in politica la forma è anche sostanza”, è quello che ha detto Luca De Carlo, coordinatore veneto del partito di Giorgia Meloni. Si sono accodati a Fdi pure gli esponenti del Pd, con la capogruppo Vanessa Camani che è arrivata a definire l’iniziativa “inopportuna“. Secondo Repubblica anche Forza Italia avrebbe chiesto ai suoi consiglieri di disertare la presentanzione a Palazzo Ferro-Fini.

All’evento con Orsini, alla fine, hanno partecipato quattro consiglieri, tutti esponenti della Lega: il presidente del consiglio regionale Ciambetti, il presidente della Prima commissione Luciano Sandonà, l’assessore Roberto Marcato e il consigliere Marzio Favero. Presente anche Franco Rocchetta, fondatore della Liga veneta. Nonostante la grande maggioranza di politici abbia disertato l’incontro, però, secondo Il Gazzettino la conferenza di Orsini ha registrato un buon successo di pubblico, anche online: il quotidiano veneto spiega che c’erano più di 600 utenti che hanno seguito il dibattito sui social network. “Numeri mai visti prima“, il commento dell’ufficio stampa del consiglio regionale veneto. “Vorrei ringraziare quei consiglieri regionali del Pd e di Fratelli d’Italia che hanno boicottato la mia lezione accademica al Consiglio Regionale del Veneto. La loro assenza è stato un grande onore per me”, ha scritto Orsini su facebook. “Tutti gli studiosi – ha proseguito – sognano che i propri libri siano divisivi e contestati. I libri che mettono tutti d’accordo sono basati sul senso comune. Di contro, la mentalità scientifica è controintuitiva e spesso sgradita poiché mette in discussione il ‘pensare come sempre’ dell’uomo medio. Quando un libro abbatte i luoghi comuni, censure, demonizzazioni e boicottaggi sono frequenti. Se avessi potuto fare qualcosa per indurre quei consiglieri regionali del Pd e di Fratelli d’Italia a partecipare, non l’avrei fatta. Per me è stato molto più onorevole e gratificante che quei consiglieri siano rimasti a casa. Non avrei potuto chiedere di meglio per il mio libro. Mi è andata benissimo così. Grazie, Venezia meravigliosa, dell’affetto e dell’ospitalità”.

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