“La nostra strategia in primo luogo è passare alla mobilità elettrica. Tuttavia, produrremo la 911 il più a lungo possibile con un motore a combustione”. Parola di Karl Dums, responsabile degli e-fuel – i carburanti sintetici a impatto carbonico prossimo allo zero – della Porsche. In altri termini, nel futuro del costruttore tedesco solo il modello più iconico, la 911 appunto, rimarrà fedele al motore bielle e pistoni. Finché sarà possibile, oltretutto.

Più precisamente, entro la fine di questa decade l’80% delle vendite della marca saranno costituite da modelli a batteria. Il resto sarà termico o ibrido. Ma, comunque, l’unica sportiva a benzina (sintetica) rimarrà la 911. Che nel 2022 ha costituito il 13% delle vendite totali del brand di Zuffenhausen. Infatti, anche per Cayman e Boxster è previsto un futuro a batteria, così come per Macan e Cayenne.Una strategia che giustifica gli investimenti di Porsche nella tecnologia degli e-fuels, oltretutto.

“La Porsche è impegnata in un percorso a doppia e, ovvero e-mobility, cioè mobilità elettrica, ed e-fuel come tecnologia complementare. L’utilizzo degli e-fuel riduce le emissioni di anidride carbonica”, ha spiegato a fine 2022 la responsabile acquisti della marca tedesca, Barbara Frenkel. Ecco perché “la produzione industriale di combustibili sintetici dovrebbe continuare a essere sostenuta in tutto il mondo”.

Parole a cui avevano fatto eco quelle di Michael Steiner, responsabile Ricerca e Sviluppo: “Il potenziale degli e-fuel è enorme. Attualmente ci sono più di 1,3 miliardi di veicoli con motori a combustione interna in tutto il mondo. Molti di questi rimarranno sulle strade per i decenni a venire e gli e-fuel offrono ai loro proprietari un’alternativa quasi a emissioni zero”.

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