Un nuovo Ecobonus definito “sociale”, dedicato “espressamente alle abitazioni private”, destinato alle famiglie a basso reddito e finanziato con quattro miliardi di euro. La misura fa parte del piano RepowerEu, il nuovo capitolo del Pnrr dedicato alla transizione energetica, che vale oltre 19 miliardi e fa parte della rimodulazione del Piano presentata dal ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. “L’investimento Ecobonus è dedicato al patrimonio immobiliare privato e mira a promuovere l’efficientamento energetico delle abitazioni per affrontare la questione della povertà energetica. Vuole garantire il raggiungimento degli obiettivi RePowerEu di efficienza, di riduzione della domanda e di contrasto alla povertà energetica”, si legge nella relazione diffusa ministero. La proposta ora dovrà essere sottoposta alla Commissione europea per il via libera alle modifiche. Nel dettaglio, il totale dei fondi RepowerEu è di 19.255,75 milioni di euro: 19,1 miliardi circa di investimenti (per 19 interventi) e cento milioni di riforme (sei progetti).

Il costo dell’investimento complessivo, si legge ancora nel documento, “è di quattro miliardi di euro, due per il 2024 e due per il 2025. La misura si basa su incentivi fiscali, attivati da tempo in Italia e potenziati dal 2020 con il cosiddetto Superbonus, ma corregge e indirizza il sostegno esclusivamente alle categorie di persone a basso reddito. In passato gli interventi sono stati prevalentemente attivati per edifici privati, a prescindere dalla fascia di reddito dei proprietari, mentre ora l’incentivo è destinato solo a famiglie a rischio di povertà energetica e ai giovani”. In conferenza stampa il ministro Fitto non ha voluto entrare nei dettagli del funzionamento della nuova misura.

Nella relazione, il ministero scrive che “tutto il sistema di incentivazione degli investimenti in efficienza energetica attraverso il Superbonus si è basato su detrazioni fiscali e sull’acquisto dei crediti di imposta da parte del mondo bancario. Questo sistema, pur a fronte di qualche criticità, è collaudato ed è dunque immediatamente disponibile per attivare altri interventi similari”. Per capogruppo del Movimento 5 stelle al Senato, l’ex ministro Stefano Patuanelli, si tratta della “più clamorosa retromarcia del governo Meloni”: “Si rimodula il Pnrr sfruttando il meccanismo collaudato del Superbonus 110%. Usano quindi una misura che hanno distrutto, anche mediaticamente. Mesi e mesi di propaganda e alla fine rinegoziano il Pnrr scrivendo che hanno bisogno di sfruttare il meccanismo che ha reso questa misura uno dei motori economici del Paese. Ovviamente non lo chiameranno Superbonus, cambieranno il nome e faranno un bel copia-incolla, dicendo che ne hanno corretto i difetti. Una sola parola: vergogna”.

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