Lo scorso 20 giugno le era stata recapitata a casa una zampa di animale e una lettera con l’avvertimento: “Vattene, puoi farti male”. Ora per Francesca Rescigno, professoressa associata di Diritto Costituzionale presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna, l’incubo prosegue con nuove minacce: “Il 7 luglio per posta è arrivata una busta con un messaggio dove qualcuno ha scritto che sa dove abito, sa dove va mia figlia minorenne quando è da sola e minaccia di farmi del male. L’ho consegnata alla Digos, ho fatta denuncia e ho informato l’Università”, racconta la docente all’Ansa. Ma non è tutto: risale allo scorso 20 luglio l’ultimo assurdo episodio: “Sul Tg1, in un servizio delle 20 su un femminicidio in Sicilia, è apparsa la mia foto al posto di quella della vittima. Ho scoperto che la stessa immagine è stata pubblicata su altri siti, in relazione a quel fatto, e mi sono attivata per farle rimuovere. Non so se si tratti di una sfortunata coincidenza oppure di un’intimidazione, ma è stato comunque molto spiacevole e pesante, anche perché io mi occupo di violenza di genere”, ha dichiarato Rescigno.

Sul caso è stato aperto un fascicolo seguito dal Pm Giampiero Nascimbeni, ma a manifestare mancanza di interesse e decisione è, a detta della docente, la sua stessa Università: “Mi sarei aspettata che di fronte a minacce così ben mirate, ci fosse una risposta ben più decisa dalla governance dell’ateneo. Vorrei essere messa nelle condizioni di poter avere un ambiente di lavoro sicuro, qui c’è una incompatibilità ambientale che va risolta da chi comanda”.

Il primo episodio di minaccia aveva avuto luogo poco prima dell’ultima prova del concorso per diventare docente ordinario, cui Francesca Rescigno stava appunto partecipando. Erano rimaste solo lei e un’altra candidata davanti ad un ultimo test: un seminario-lezione da tenere davanti ai colleghi. “Stranamente tutte le altre candidate si sono ritirate, io non l’ho fatto e non ho ricevuto pressioni per farlo, è stato un concorso molto sofferto ma per quanto sia stato combattuto non avrei mai pensato che si potesse arrivare a tanto” aveva dichiarato Rescigno.

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