La maggior parte degli italiani sarebbero favorevoli all’introduzione di un salario minimo. È quanto conferma una rilevazione di Euromedia Research riportata oggi sul quotidiano La Stampa. Il 71,5% degli interpellati approva la misura con picchi del 90% tra gli elettori dei 5 Stelle e dell’88% tra quelli del Pd. In ogni caso i favorevoli sono la maggioranza, anche tra gli elettri di Fratelli d’Italia (57%), Lega (71%) e Forza Italia (67%). Tra gli elettori dei partiti di governo è più consistente la quota di chi vorrebbe che la misura fosse accompagnata da ulteriori sussidi alle imprese con un picco del 47% tra chi vota Forza Italia a fronte di un dato medio del 25%. Dal sondaggio emerge però anche una percezione errata per difetto di quanto si sta discutendo in Parlamento. Solo poco più della metà degli interpellati sa che i 9 euro l’ora proposti sarebbero lordi e non netti. Il 25,5% è convinto del contrario mentre il 18,7% non sa se sia l’uno o l’altro. Il consenso per il salario minimo è piuttosto trasversale tra le diverse fasce di età con un massimo del 73% tra i 45 e i 64 anni.

Dall’indagine emerge anche una marcata proccupazione per le prospettive economiche individuali e della famiglia. Sui prossimi mesi il 57,5% del campione si dice pessimista, appena il 28% il contrario. A vendere nero sono soprattutto gli elettori di Movimento 5 Stelle (72,6%), di Alleanza Verdi Sinista Italiana (69%) e di + Eruopa (69%). La quota più alta di ottimisti è tra chi vota Forza Italia (44,8%) e Fratelli d’Italia (41%), comunque sempre una quota di minoranza.

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