Distese sulla sabbia rovente, abbracciate. Sta facendo il giro del web una foto destinata a diventare simbolica: una mamma e sua figlia morte nella speranza di una vita migliore. Racconta il dramma di chi, senza cibo e senza acqua, prova ad attraversare il confine tra Libia e Tunisia, invano. Lo scatto è stato diffuso dal giornalista libico Ahmad Khalifa e poi ripreso da svariate Ong che lo hanno reso ancor più simbolico, come Refugees In Libya.

Non si sanno ancora i nomi della donna e della bambina, che dovrebbe avere circa sei anni. In Tunisia c’è chi ha provato a mettere in dubbio la veridicità dello scatto, ma un poliziotto libico ha confermato quanto avvenuto. Ad informare le guardie di frontiera della presenza dei cadaveri è stato un rifugiato, fa sapere ancora Khalifa via Twitter, trovato dalle pattuglie della guardia di frontiera nella zona desertica di confine tra Libia e Tunisia.

“Nel deserto il destino di questa donna era segnato – scrivono dalla Ong Refugees In Libya su Twitter – Il suo sogno, una vita migliore per sua figlia, è svanito. La sete l’ha consumata, nessuna oasi in vista. La sua speranza, così come l’acqua, è evaporata nella potenza del calore”. “Il confine tra Tunisia e Libia è uno spartiacque sterile dove i sogni vengono infranti e l’umanità sfidata. Desiderava la sicurezza – scrivono ancora – Eppure le autorità hanno spinto i migranti nel deserto, dove la speranza è morta”. “Le sue labbra si sono screpolate, seccate, la sua forza è svanita rapidamente. Sua figlia, una volta piena di vita, ora ansima per respirare. Il loro sogno è svanito nella disperazione”.

La situazione tra la Libia e la Tunisia si sta trasformando in una tragedia umanitaria: da settimane i migranti, prevalentemente provenienti dalla fascia subsahariana, tentano l’ingresso in Tunisia passando dalla Libia ma vengono duramente rimandati indietro.

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