Irruzione di una squadraccia di estrema destra alla “Festa in Rosso” organizzata dal partito della Rifondazione Comunista a Quinzano, una frazione di Verona che si trova a circa quattro chilometri dal centro, sulle colline settentrionali. Poco dopo la mezzanotte un gruppo di giovani si è reso protagonista di un autentico agguato. Armati di bastoni hanno picchiato tre persone che si trovavano nell’area della manifestazione. Cinque persone sono state identificate dalla Digos scaligera. Si tratta di personaggi già noti per essere stati coinvolti, lo scorso dicembre, nelle aggressioni nei confronti di alcuni tifosi del Marocco che erano scesi in strada per festeggiare la vittoria della propria nazionale ai campionati mondiali di calcio.

L’episodio dimostra come a Verona imperversino frange dell’estremismo di destra, che hanno origine dal mondo degli ultras del calcio, di ispirazione fascista. Una segnalazione è arrivata alla centrale operativa della Questura subito dopo la mezzanotte. Un gruppo di giovani aveva appena lanciato un petardo all’interno dell’area in cui si stava svolgendo la manifestazione politico-culturale. Un quarto d’ora dopo i militanti dell’estrema destra veronese si sono presentati con i bastoni e hanno aggredito i presenti. Poi erano fuggiti a bordo di un’auto. Il questore Roberto Massucci ha istituito il monitoraggio del territorio con i poliziotti delle Volanti proprio in occasione della festa di Rifondazione che si concluderà il 25 luglio. L’auto degli aggressori è stata così intercettata e gli occupanti sono stati identificati. Si tratta di cinque giovani militanti dell’estrema destra, ben noti agli uomini della Digos. Sono stati acquisiti i filmati di alcune telecamere presenti nella zona per ricostruire il ruolo che ognuno dei cinque ha avuto nell’aggressione. Si attende la denuncia delle persone rimaste ferite per valutare quali reati contestare.

Il Partito Democratico di Verona, in una nota stampa, “esprime vicinanza e solidarietà agli attivisti e militanti di Rifondazione comunista colpiti dalle violente provocazioni di gruppi di estrema destra durante lo svolgimento della loro festa. Si tratta di azioni vili e deplorevoli da condannare fermamente, ma anche da indagare a fondo nei loro possibili collegamenti con le altre manifestazioni di intolleranza politica o discriminazione xenofoba verificatesi in città negli ultimi mesi ed anni”. Quello delle aggressioni a sfondo politico o razziale “è un aspetto di insicurezza cittadina che va affrontato a mente fredda, senza proclami, ma con la massima determinazione al fine di sterilizzare la radice violenta di questi gruppi che usano l’aggressività come metodo di azione politica. Il Pd veronese rilancia la proposta del segretario regionale Andrea Martella per un patto tra le forze politiche democratiche finalizzato a contrastare e mettere al bando gli estremismi che praticano violenza e possono creare un cortocircuito pericoloso”.

Articolo Precedente

Ragazzi investiti a Garbagnate, parla il testimone: “Sbalzati di 20 metri, ho sentito il botto”

next
Articolo Successivo

Pitbull azzanna bimbo di due anni al volto, il piccolo in codice rosso al Gaslini di Genova

next