Ci sono volute ore di lavoro per spegnere l’incendio divampato all’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania nella nella tarda serata domenica 16 luglio. Le fiamme hanno invaso la parte inferiore dello scalo provocando il panico tra i passeggeri, che hanno abbandonato di corsa l’aerostazione. Diverse persone sono rimaste intossicate a causa dell’inalazione del denso fumo che si è creato, avvolgendo quasi nel buio lo scalo; altre sono rimaste sotto choc, ma non sono risultati feriti gravi. “Ad un certo punto hanno tutti iniziato a correre via e gridare – ha raccontato un testimone parlando con Newsicilia.it – “Tutti scappavano, spingevano e piangevano. Il mio primo pensiero è stato che qualcuno avesse uscito una pistola. Poi le urla: ‘Fuori, fuori, fuori’. Siamo tutti usciti fuori e in poco tempo una nube di fumo nero ha coperto la struttura, poi è saltata la luce”.

Il primo allarme è stato ricevuto dalla Sala operativa dei Vigili del fuoco alle 23,29: sul posto sono arrivati subito uomini e mezzi della Sede centrale del Comando provinciale di Catania, che hanno circoscritto e domato l’incendio. Inizialmente era stato ipotizzato uno stop dei voli fino alle 8 del mattino di oggi, 17 luglio, ma la Società di gestione dell’aeroporto di Catania ha ora annunciato che, “a causa dell’incendio sviluppatosi nell’aerostazione, le operazioni di volo erano state sospese fino alle 14 di mercoledì 19 luglio”. Ma il terminal C dell’aeroporto di Catania è ripartito con due movimenti all’ora, che saranno via via incrementati. La chiusura in via precauzionale di 48 ore era stata disposta subito dopo aver domato l’incendio, per effettuare la bonifica dell’area interessata.

L’infrastruttura di volo, infatti, e altre zone dell’aeroporto non sono state coinvolte dal rogo e gli aeromobili presenti sullo scalo già questa mattina sono stati autorizzati a decollare dall’aeroporto per essere impegnati su altri scali. La società di gestione, in coordinamento con Enac ed Enav, si è attivata per la riprogrammazione dei voli di questi giorni e ha individuato altri aeroporti per la riprotezione dei passeggeri: Comiso, Palermo, Trapani, Lamezia Terme e Reggio Calabria. La SAC sta garantendo il trasferimento in pullman dei passeggeri da e per gli aeroporti individuati. L’Enac, inoltre, invita i passeggeri a non recarsi in aeroporto, ma di contattare preventivamente le compagnie aeree di riferimento per verificare l’effettiva operatività del proprio volo e le soluzioni alternative individuate dai vettori. È stata altresì istituita una Commissione d’inchiesta Enac per far luce sulle cause dell’incendio e per garantire in tempi brevi la ripresa a pieno regime dell’operatività dello scalo.

Sono quasi 120mila i passeggeri coinvolti.Intanto sono in corso gli accertamenti. Incendio colposo o doloso: sarà una di queste due ipotesi di reato che la Procura di Catania contesterà nel fascicolo, al momento senza indagati, sul rogo nello scalo “Al momento – spiega il procuratore Carmelo Zuccaro – è troppo presto per fare ipotesi: attendiamo la prima relazione sul caso e poi decideremo. Faremo accertamenti, come d’abitudine, anche su interventi e prevenzione, senza lasciare alcunché al caso. Al momento registriamo che non ci sono stati feriti. Speriamo che l’aeroporto riapra al più presto perché è determinante per la città e la Sicilia”.

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